Urbanistica

Superbonus: scade domani il 110% in condominio, Anaci si appella alla prudenza

Meglio accedere al 90% in maniera corretta che esporsi al rischio di contestazioni

di Annarita D'Ambrosio

Evitare le insidie che si nascondono dietro la presentazione di una documentazione incompleta. Convocazione online per gli amministratori iscritti all’Anaci per ascoltare i preziosi suggerimenti dei giuristi dell’associazione, a partire dai presidenti del Centro studi nazionale Edoardo Riccio e Centro studi di Milano Eugenio Correale, insieme al tesoriere nazionale Giuseppe Merello, ingegneri e dottori commercialisti.

Anaci Milano invita alla prudenza in estrema sintesi, puntualizzando alcuni aspetti del Dl Aiuti quater. L’invito agli amministratori è di non fare scelte avventate ponendo l’accento sul fatto che anche la nuova percentuale agevolativa del 90% deve ritenersi significativa.

Meglio aspettare,quindi, e vedersi ridurre il beneficio dal 110 al 90% che presentare una Cila incompleta o convocare assemblee frettolose quando alla scadenza fissata dal Dl Aiuti quater mancano poche ore. L’articolo di riferimento è il 9 secondo comma del Dl 176/2022 che si occupa di superbonus nei condomìni prescrivendo, oltre alla Cila, l’obbligo di approvazione delle delibere che danno il via libera ai lavori entro domani.

Resta il 110% per «gli interventi»- recita il testo - «per i quali, alla data del 25 novembre 2022, risulti effettuata, ai sensi dell’articolo 119, comma 13 -ter , del Dl 34/2020, la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) e, in caso di interventi su edifici condominiali, all’ulteriore condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022».

Delibere da approvare entro domani e non mancano le storie di chi ha ricevuto addirittura richieste di retrodatazione da parte dei condòmini . Il consiglio è di non esporsi ad alcun rischio, anche perchè non è chiaro come andrà dimostrata la certezza della data di approvazione della delibera che dà il via ai lavori, dato non richiesto esplicitamente dal dettato normativo, ma sostanziale.

La norma non contempla adempimenti formali specifici, ma per essere tranquilli sulla data del verbale, seppur non previsto, precisa l’avvocato Correale, potrà essere utile allegarlo alla Cila così come è opportuno che la delibera stessa sia quanto più dettagliata possibile con la descrizione delle opere, il loro costo e l’indicazione dell’obiettivo del superamento delle due classi enegertiche.

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