Fisco e contabilità

Gestione del rifiuti, il Mite conferma la privativa dei Comuni in tutte le fasi

É quanto affermato dal ministero della Transizione ecologica con una risposta fornita alla Regione Piemonte

di Giuseppe Debenedetto

I gestori degli eco-compattatori per la raccolta selettiva di bottiglie in Pet, installati su suolo pubblico o privato, dovranno essere preventivamente autorizzati dai Comuni e l'utenza domestica è comunque tenuta alla corresponsione della Tari anche qualora il ritiro venga effettuato da altro soggetto.

É quanto affermato dal ministero della Transizione ecologica (Mite) con una risposta fornita alla richiesta della Regione Piemonte, confermando la privativa dei Comuni in tutto il ciclo di gestione dei rifiuti urbani, compresi gli eco-compattatori.

A darne notizia è l'Anci con una nota pubblicata ieri con la quale si segnala l'importante intervento del Mite in ordine alle modalità di raccolta dei rifiuti urbani di origine domestica soggetti a regime di privativa, anche se raccolti in modo differenziato e avviati a recupero da soggetti che operano al di fuori del servizio pubblico, come nel caso degli eco-compattatori per raccolta selettiva di bottiglie Pet.

In particolare, il Mite afferma che le attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti urbani di origine domestica rientrano nella competenza dei Comuni (o degli Egato), i quali regolamentano «le misure inerenti tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani» e quindi le modalità di conferimento, raccolta differenziata e trasporto degli stessi.

Entrando nello specifico delle raccolte dedicate attraverso eco-compattatori e, in particolare in merito alla gestione selettiva delle bottiglie in Pet per uso alimentare oggetto del quesito, il ministero ricorda che «il Consorzio CORIPET, riconosciuto come consorzio autonomo, ha messo in atto un apposito sistema finalizzato, che prevede la stipula di un accordo con l'Anci con il quale è disciplinato anche il flusso sperimentale della raccolta selettiva delle bottiglie in PET, stabilendo la cornice per l'installazione degli eco-compattatori su suolo pubblico e privato. Il Consorzio, quindi - conclude il Ministero - è tenuto a comunicare ai Comuni, sottoscrittori delle convenzioni, i dati sulla performance di intercettazione dei singoli eco-compattatori installati, che saranno conteggiati e sommati a quelli della raccolta differenziata tradizionale ai fini del raggiungimento degli obiettivi di legge e del rispetto del Piano Economico Finanziario per la determinazione della tariffa».

Ne consegue, pertanto, che i gestori degli eco-compattatori per la raccolta selettiva di bottiglie in Pet, installati su suolo pubblico o privato, dovranno essere preventivamente autorizzati dai Comuni, come previsto anche dal vigente Accordo Anci-Coripet e come ribadito nella precedente nota circolare di Anci del 27 ottobre 2021. In ogni caso, tale autorizzazione preventiva, dovrà essere richiesta anche per altre tipologie di raccolte dedicate.

In conclusione il Mite conferma l'esclusiva competenza dei Comuni/Egato nella organizzazione della raccolta dei rifiuti domestici, compresa la scelta dell'installazione di eco-compattatori, sia su suolo pubblico che privato.

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