Amministrative - Genova, riflettori su logistica infrastrutture e viabilità
Sfida tra il sindaco uscente Bucci (centrodestra) e DelloStrologo (centrosinistra)
È una corsa a sette quella che si gioca per la poltrona di sindaco di Genova, ma solo due candidati sembrano avere reali chance nella competizione: uno è Marco Bucci, sindaco uscente, sostenuto da una coalizione di centrodestra, che comprende anche lista Toti per Bucci e Lega. L’altro è Ariel Dello Strologo, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, appoggiata, tra gli altri, da Pd e M5s. È, appunto, su di loro che si concentrano le attenzioni della società civile e del mondo dell’impresa. Bucci è un ex manager ed è il sindaco della ricostruzione (anche come commissario straordinario), in due anni, del nuovo ponte San Giorgio, dopo il crollo del Morandi. Dello Strologo, avvocato e socio dello studio legale Gemma, Provaggi, De André, è stato presidente della società pubblica Porto antico, riqualificando quell’area durante il suo mandato. Le imprese e, in particolare, Confindustria Genova, dopo il dramma del Morandi chiedono la massima attenzione delle istituzioni sulle infrastrutture, sulla logistica di servizio alla città e sulla viabilità autostradale. Ed è su questi argomenti che sono chiamati al confronto anche i due candidati di punta della tornata elettorale del 12 giugno. Bucci ha puntato la maggior parte del suo precedente mandato proprio sulla creazione di un piano infrastrutturale per la città. Grazie alle risorse messe a disposizione sia dalla legge Genova (130/2018), sia attraverso il Pnrr, oggi Genova ha a disposizione oltre 6 miliardi di euro per le opere di cui ha bisogno. Tra queste sono previste la nuova diga foranea del porto e lo skymetro della Val Bisagno. Ma sul piatto della bilancia c’è anche la Gronda (una nuova tratta autostradale nell’entroterra per sgravare Genova dal traffico) che Aspi è pronta a finanziare interamente con 4,75 miliardi: il progetto è pronto ma fermo al Mims per l’opposizione del M5s. Su tutte queste opere Bucci e Dello Strologo hanno posizioni diverse. Il primo appoggia l’attuale progetto di diga foranea, ed è stato parte attiva nell’ideazione dello skymetro; sulla Gronda, poi, vuole procedere al più presto. Dello Strologo, per contro, ritiene che si debbano fare modifiche al progetto della diga e preferirebbe che i fondi per lo skymetro fossero impiegati per riportare i tram a Genova; sulla Gronda, infine, pensa sia essenziale, più che altro, realizzare il primo tratto, sulla A7, e non i tunnel tra Vesima e Bolzaneto. Confindustria, da parte sua, vedrebbe di buon occhio qualche modifica al progetto della diga ma , sulla Gronda ritiene si debba andare avanti senza più indugi, per realizzarla al 100%.