Fisco e contabilità

Pnrr, le istruzioni della Ragioneria: Cig e Cup da inserire in ogni atto

Come operare per garantire la tracciabilità della spesa nel caso di emissione di mandati cumulativi

di Patrizia Ruffini

Rigore e flessibilità della Ragioneria generale dello Stato, nella nuova sezione delle Faq dedicate al Pnrr, disponibile da ieri sul sito Arconet. Con le prime cinque Faq, arrivano i chiarimenti ai dubbi più frequenti e rilevanti, finalizzati ad evitare blocchi o ostacoli nella contabilizzazione e gestione dei fondi Pnrr.

La n. 1 affronta il tema dell'inserimento del Cup e il Cig nel mandato di pagamento cumulativo.

La regola generale è che il Cup va obbligatoriamente riportato in tutti i documenti giustificativi di spesa e di pagamento, al fine di garantire la tracciabilità delle operazioni cofinanziate con fondi del Pnrr (allegato alla circolare RgS n. 30/2022). È, pertanto, necessario inserire i riferimenti a Cup e Cig in tutti gli atti amministrativi quali atti di gara, contratto, fatture e atti di pagamento (mandato/bonifico).

Con riferimento ai pagamenti, gli enti devono verificare la possibilità operativa/informatica di indicare il Cup (e il Cig laddove previsto) anche in un campo note della disposizione di pagamento, specificando la quota parte del pagamento riferita al progetto.

La Ragioneria generale suggerisce, poi, come operare per garantire la tracciabilità della spesa nel caso di emissione di mandati cumulativi, ad esempio per le spese di personale, una volta verificata l'impossibilità di indicare il Cup. Per il pagamento delle competenze fisse (al netto degli oneri accessori), se il mandato cumulativo prevede delle sotto operazioni di dettaglio, deve essere specificato il nominativo e l'Iban di ciascun dipendente pagato con le risorse del Pnrr. Per garantire la tracciabilità risulta, altresì, opportuno indicare - nella causale del bonifico o in apposito campo note - il relativo Cup associato al progetto. Se l'amministrazione è impossibilità da punto di vista operativo/informatico a soddisfare tale modalità, deve ricondurre la spesa allo specifico progetto finanziato dalle risorse del Pnrr attraverso un'apposita attestazione firmata dal dirigente responsabile, che va ad aggiungersi alla documentazione (atti, provvedimenti, relazioni). Tale procedura di perimetrazione è utilizzabile anche per ricondurre al singolo progetto la spesa di un dipendente assunto a valere delle risorse del Pnrr impiegato su più progetti dell'ente.

Il pagamento degli oneri e contributi previdenziali, effettuato attraverso l'emissione di un mandato cumulativo, richiede un'apposita attestazione, a firma dal dirigente responsabile, a cui deve essere allegato un prospetto di raccordo degli F24 che evidenzi, nel dettaglio, la quota di competenza (ritenute/oneri e contributi sociali) relativa al personale dedicato al progetto Pnrr, specificato con l'indicazione della Missione, componente, investimento e Cup.

Un' ulteriore faq (la numero 2) affronta la rendicontazione nel caso in cui l'ente abbia cofinanziato un progetto. Le risorse dell'ente aggiunte dovranno essere dichiarate in sede di presentazione della proposta progettuale e indicate in sede di approvazione del progetto, per poi essere tracciate nei successivi atti amministrativo/contabili. Nello specifico il co-finanziamento dovrà essere definito in sede di indicazione del costo di progetto ammesso in quota parte sulle risorse del Pnrr e in quota parte su altre fonti. L'indicazione della ripartizione pro-quota su più fonti di finanziamento della spesa sostenuta si ritiene necessaria in sede di rendicontazione e può essere dimostrata con l'indicazione della copertura finanziaria pro-quota negli atti amministrativo/contabili a supporto dei mandati di pagamento e con la produzione di idonea documentazione (atti/provvedimenti di riconduzione, relazioni).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©