Fisco e contabilità

Dalla Stato-Città via libera ai fondi su bollette, indennità e canone unico - Ecco i numeri ente per ente

La divisione delle risorse è misurata ai dati registrati dal Siope sulla spesa di ogni Comune

di Gianni Trovati

Mentre il governo fatica a portare in Gazzetta Ufficiale il decreto Aiuti con i nuovi 200 milioni per le bollette degli enti locali, Comuni e Province iniziano a ricevere i «vecchi» 250 milioni, quelli messi a disposizione dal decrceto 17/2022 (Schema di decreto - Nota metodologica - Tutte le quote per i Comuni - Tutte le quote per Province e Città metropolitane): per Roma si tratta di 7,1 milioni, 5,5 sono i milioni destinati a Milano e 3,6 quelli a Torino. La divisione delle risorse è misurata ai dati registrati dal Siope sulla spesa di ogni Comune, come previsto dal primo decreto.

Il decreto con la distribuzione dei fondi ha ottenuto ieri l’intesa in Conferenza Stato-Città, in un ricco ordine del giorno (432 milioni in tutto, 382 per i Comuni e il resto per Città metropolitane e Province) che ha sbloccato altri due provvedimenti. Quello che assegna la prima rata da 100 milioni del fondo statale per l’aumento delle indennità di sindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali (Schema di decreto - Nota metodologica - Tutte le quote ente per ente) e quello da 82,5 milioni che ristora i Comuni del mancato gettito dal canone unico per l’occupazione di suolo pubblico non pagata dai dehors di bar e ristoranti (Schema di decreto - Nota metodologica - Tutte le quote ente per ente). Per le indennità l’aiuto dipende dalla dimensione demografica, che decide del resto il livello dei compensi degli amministratori: nelle città più grandi l’assegno statale è da 327.766 euro quest’anno, e salirà a 491.649 euro il prossimo per attestarsi a 721.085 dal 2024. Per i tavolini invece a Roma arrivano 9,6 milioni, Milano e Torino si fermano poco sotto i 5 milioni e Firenze sfiora i 3,5.

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