Urbanistica

Dl Aiuti, dalle villette ai bonus edilizi emendamenti a raffica: superbonus nel mirino

Nessuna sorpresa per il Governo, che ora attende le segnalazioni dei gruppi per concentrare le risposte sulle proposte correttive

di M. Mo.

Malcontati sono almeno 156 gli emendamenti presentati da tutte le forze politiche al decreto Aiuti che mettono nel mirino il Superbonus per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici. Nessuna sorpresa per il Governo, che ora attende le segnalazioni dei gruppi per concentrare le risposte sulle proposte correttive partendo comunque dal fatto che di risorse per intervenire sul 110% non ce ne sono.

Ma cosa chiedono i partiti? Il Movimento 5 Stelle punta a riattivare il meccanismo virtuoso che si è inceppato, secondo i deputati pentastellati, «a causa della raffica di modifiche normative imposte in pochi mesi». L’emendamento depositato nelle commissioni Finanze e Bilancio della Camera prevede che i crediti possano formare oggetto di cessioni integrali o parziali di una o più singole annualità, anche successivamente alla prima comunicazione all’agenzia delle Entrate. Inoltre si consente (per le spese sostenute nel 2021) l’utilizzo anche negli anni successivi della quota di credito non fruita entro la fine dell’anno in corso. Si prevede, inoltre, per i crediti oggetto di acquisto successivamente al 1° gennaio 2022 la possibilità da parte dei soli soggetti bancari e assicurativi di un ulteriore utilizzo al termine di ciascun periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022, e non oltre il 31 dicembre 2026, per sottoscrivere le successive emissioni di Buoni del Tesoro poliennali con scadenza non inferiore a 5 anni. Infine con la possibilità di cedere i crediti alle Pmi che sono clienti delle banche.

Con una serie di emendamenti identici presentati da tutti o quasi i partiti, si chiede anche di spostare al 15 ottobre prossimo l’invio della comunicazione alle Entrate delle cessioni dei bonus per i lavori 2021, obbligo già scaduto il 29 aprile scorso. Ala destra e sinistra della maggioranza tornato a chiedere un nuovo intervento sulle villette, da chi vuole la cancellazione dei due vincoli del 30 settembre e del 30% dei lavori completati a chi invece chiede di spostare al 31 ottobre il limite temporale per accedere al 110% per le unità unifamiliari. C’è poi chi chiede di cancellare l’obbligo Soa per certificare le imprese ammesse al Superbonus

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