I temi di NT+Tributi e bilanci a cura di Anutel

La semplificazione delle verifiche nelle procedure di gara: il fascicolo virtuale dell'operatore economico

di Gianluca Russo (*) - Rubrica a cura di Anutel

Con l'approssimarsi dell'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, prevista per i primi mesi del nuovo anno, prosegue incessante il restyling delle modalità operative delle procedure di gara indette dalla Pa.

Dopo l'introduzione della nuova piattaforma Mepa, che, almeno nelle intenzioni della Direzione dei Sistemi Informativi e dell'innovazione doveva permettere alle Amministrazioni pubbliche e alle imprese, di operare in modo più semplice e veloce (obiettivo ad oggi tutt'altro che raggiunto!!) con la delibera Anac n. 464/2022, adottata in attuazione dell'articolo 81, comma 2, del Dlgs 50/2016, d'intesa con il Mit e con l'AgID, entra in funzione il Fascicolo Virtuale dell'Operatore Economico (Fvoe), istituito presso la Banca dati Anac, obbligatorio dallo scorso 9 novembre.

Il Fvoe, consente alle stazioni appaltanti/enti aggiudicatori, attraverso un'interfaccia web, l'acquisizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di partecipazione alle procedure di affidamento. Questa almeno, la definizione contenuta nella corposa Relazione di accompagnamento alla precitata delibera.

Secondo quanto disposto dagli articoli 2 e 4, le stazioni appaltanti acquisito il Cig, definiscono in Simog i requisiti speciali di partecipazione alla procedura e i relativi documenti di comprova, indicando contestualmente i soggetti deputati alle verifiche.

Di contro, per poter accedere al servizio Fvoe, gli operatori economici devono:
 essere registrati come utenti dei servizi dell'Autorità;
 richiedere il profilo di "Amministratori OE" associato al soggetto rappresentato dalla pagina di creazione profili;
 procedere con l'attivazione del profilo secondo le modalità operative descritte nel Manuale utente.

Effettuata la registrazione e individuata la procedura di affidamento cui intendono partecipare, ottengono dal sistema un "PASSoe" da inserire nella busta della documentazione amministrativa.

Tramite un'area dedicata, inseriscono a sistema i documenti relativi alla dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità economico finanziaria e tecnico professionale che sono nella loro esclusiva disponibilità, non reperibili presso enti certificatori.

Come declinato al successivo articolo 5, le informazioni necessarie a fornire evidenza del possesso dei requisiti di carattere generale di cui all'articolo 80 del Codice (acquisite presso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici), includono:
 la visura del registro delle imprese;
 il certificato del casellario giudiziale;
 l'anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato;
 la comunicazione di regolarità fiscale fornita dall'agenzia delle Entrate;
 il Certificato di regolarità contributiva di ingegneri, architetti e studi associati, dalla relativa Cassa nazionale di previdenza ed assistenza;
 la comunicazione antimafia rilasciata dal ministero dell'Interno e le iscrizioni presso il casellario informatico già esistente presso l'Autorità.

Tali documenti, sono forniti attraverso sistemi di cooperazione applicativa dagli enti certificatori.

In tale processo, l'Autorità, diviene una sorta di gateway, di snodo, tra le stazioni appaltanti e le altre amministrazioni in possesso dei citati documenti.

In ogni caso, semplificazione e velocizzazione delle procedure a parte, il vantaggio immediato, si sostanzia nel fatto che la verifica dei requisiti di partecipazione alle gare pubbliche non è più da considerarsi limitata, come di fatto avveniva con l'AVCpass, alla sola fase di aggiudicazione, ma estesa anche a quella di esecuzione, con possibilità quindi di continuare a monitorare, per tutta la durata dell'appalto, l'appaltatore e gli eventuali subappaltatori.

Infocamere, ministero della Giustizia, Inarcassa, agenzia delle Entrate, Inps, Accredia e ministero degli Interni, gli enti coinvolti nello specifico processo di circolarità delle informazioni.

Le valutazioni di merito di ciascun documento fornito, restano pur sempre onere esclusivo della stazioni appaltanti.

Una sorta di deposito virtuale dei documenti e delle informazioni funzionali alla comprova dei requisiti di partecipazione alle procedure per l'affidamento di contratti pubblici, questa l'essenza del Fvoe.

Agevolare, coadiuvare le stazioni appaltanti nella verifica del possesso dei requisiti richiesti per ogni singola procedura con un solo click, questo l'imperativo imposto dall'Anac in una logica generale di razionalizzazione del procedimento amministrativo.

Per le procedure di importo inferiore a 40.000 euro l'utilizzo del sistema resta facoltativo e l'eventuale attivazione, correlata alla propedeutica acquisizione da parte della stazioni appaltanti di un Cig ordinario.

Al netto di eventuali problematiche tecniche, la strada imboccata sembra quella giusta.

D'altro canto, un'inversione di tendenza rispetto alla ormai consolidata burocratizzazione di sistema, sembrava esser non più differibile.

(*) Dirigente Amministrativo Asl, docente ANUTEL

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