Imprese

Pnrr, Giovannini: 200mila persone potenzialmente idonee per lavorare nei cantieri

Il ministro: alcune strozzature di offerta nelle specializzazioni. Nasce l'Osservatorio sicurezza Mims-sindacati

di Massimo Frontera

«Secondo dati che ci arrivano dall'Istat ci sono 200mila persone disoccupate che hanno avuto esperienze nell'edilizia. Questi numeri sembrano compatibili, anche se per alcune professionalità ci possono essere strozzature di offerta; stiamo cercando di capire meglio quali siano queste professionalità». Così il ministro Infrastrutture Enrico Giovannini ha replicato alle preoccupazioni espresse dalle imprese sulla scarsità di manodopera necessaria ad attuare il fitto programma infrastrutturale finanziato con i fondi del Pnrr e del fondo complementare. Da ultimo è stato l'amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini a lanciare l'allarme parlando ai giovani di Confindustria, la scorsa settimana e denunciando la carenza di «100mila persone di cui 26mila specializzate». Il ministro ha tuttavia fatto capire che in tema di condizioni di lavoro anche le imprese devono fare la propria parte: «È anche importante - ha aggiunto Giovannini – che le imprese paghino adeguatamente le persone».

Nasce l'osservatorio nazionale sulla sicurezza
Proprio le condizioni di lavoro, con relativa applicazione di tutte le norme contrattuali e sulla sicurezza, sono al centro dell'Osservatorio nazionale, che è stato costituito il 25 ottobre al ministero delle Infrastrutture insieme ai tre segretari generali dei sindacati dell'edilizia Vito Panzarella (Feneal Uil), Alessandro Genovesi (Fillea Cgil) e Enzo Pelle (Filca Cisl). L'accordo, che ribadisce e attualizza le intese con i sindacati sottoscritte già a partire dal precedente governo, si applica a tutte le opere finanziate dal Pnrr e dal Fondo complementare. L'Osservatorio nazionale ha sede al ministero delle Infrastrutture e sarà presieduto dal ministro Giovannini. Sarà composto, oltre che dai rappresentanti del Mims e dei sindacati, anche dalle principali stazioni appaltanti pubbliche vigilate (come per esempio Rfi, Anas e Autorità portuali) e, ha aggiunto Giovannini, da rappresentanti del ministero del Lavoro.

Vigilanza su Durc di congruità e di subappalto
Compito dell'Osservatorio sarà quello di vigilare anche sulle novità che entrano in vigore il 1 novembre prossimo: le norme sul subappalto (che prevedono il trattamento economico e contrattuale dei subappaltatori equiparato a quello delle imprese capofila) e quello sul Durc di congruità, che impone che il costo della manodopera impiegata nei cantieri sia appunto congrua in relazione ai parametri concordati lo scorso giugno tra sindacati e imprese. L'Osservatorio, tra le altre cose, dovrà inoltre vigilare sul lavoro in cantiere, che potrà essere svolto h24 e 7 giorni su 7, ma senza ricorso a straordinari. «La sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle norme - ha sottolineato il ministro Giovannini - è una condizione necessaria per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Accelerare la realizzazione delle opere significa rilanciare l'occupazione ma soprattutto garantire maggiore prevenzione e sicurezza nei cantieri con l'applicazione rigorosa delle norme e delle intese sottoscritte con i sindacati di categoria». L'attuazione del Pnrr, ha confermato il leader degli edili iscritti alla Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, «si può fare veloce e anche bene; l'accordo di oggi è importante perché siamo alle prese con i cantieri che partono: dobbiamo verificare che le cose che abbiamo stabilito vengano rispettate».

Alla Pnrr Academy 15mila adesioni, di cui 5mila al Sud
Tra le funzioni dell'Osservatorio rientra anche la formazione dei tecnici chiamati ad attuare gli appalti finanziati dal Pnrr. Su questo fronte, il ministero ha avviato e sta gestendo la Pnrr Academy, rivolta ai 40mila funzionari tecnici chiamati a decidere e gestire gli appalti. «Finora - ha comunicato il ministro - abbiamo ricevuto 15mila iscrizioni, di cui 5mila nei territori del Mezzogiorno». «Si tratta di un segnale importante di attenzione», ha detto il ministro riferendosi proprio alle adesioni nei territori del Mezzogiorno. «Oggi stesso - ha aggiunto Giovannini - inizia il corso avanzato per i responsabili delle grandi centrali di lavoro: trecento professionisti che mettono in gara lavori per decine di miliardi di euro».

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