Il Commento Appalti

Nasce il Tavolo permamente del Pnrr, un «Parlamento» al servizio (si spera) del Paese

Il Dpcm verso la Gazzetta. Le 32 associazioni indicate dal Governo con funzioni consutive e di collaborazione

di Massimo Frontera

Dal Pnrr si attende il rilancio del Paese attraverso varie riforme e il finanziamento di numerosi progetti. L'aspettativa è altissima e molti sono gli effetti attesi. Tra quelli invece inattesi c'è la nascita di un terzo ramo del Parlamento, interamente dedicato al programma. Tale infatti sembra essere il "Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale", una sorta di consulta plenaria o di stati generali, in cui sembra che non manchi nessuno: terzo settore e sindacati, professionisti tecnici e imprese, coop e consumatori, Comune di Roma e banche, agricoltori e Pmi, commercianti e imprese del trasporto, università e artigiani, enti di ricerca e ordini professionali, fino ad arrivare agli studenti universitari e all'Osservatorio civico del Pnrr. Oltre, ovviamente, a Comuni, regioni e province.

In tutto 32 associazioni, alcune delle quali rimandano a "sotto-associazioni" ulteriormente articolate, come per esempio la rete delle professioni tecniche, che riunisce nove ordini professionali. O come la Cida, associazione di dirigenti e manager, cui aderiscono varie federazioni di dirigenti pubblici e privati. O come l'Osservatorio civico che a sua volta è promosso da ActionAid, Cittadinanzattiva e Legambiente.

Se non è un ramo del Parlamento - peraltro senza potere legislativo - poco ci manca. Come se non bastasse, il Dpcm istitutivo del Tavolo, che sta viaggiando verso la Gazzetta ufficiale, prevede che la partecipazione possa essere estesa, di volta in volta, a ulteriori rappresentanze, a seconda dei temi trattati. Al vertice è previsto un coordinatore, scelto «tra personalità che posseggano elevate competenze e comprovata esperienza nel partenariato economico, sociale e territoriale» e nominato dal presidente del Consiglio, con decreto.
Cosa potrà - o dovrà - fare quest'assise? Lo dice la norma istitutiva dello stesso Tavolo, cioè il decreto legge 77/2021: «funzioni consultive nelle materie e per le questioni connesse all'attuazione del Pnrr». Il Tavolo, inoltre, può segnalare «collaborativamente» alla Cabina di regia e al Servizio centrale per il Pnrr «ogni profilo ritenuto rilevante per la realizzazione del Pnrr anche al fine di favorire il superamento di circostanze ostative e agevolare l'efficace e celere attuazione degli interventi».

Il compito dunque, nella prospettiva di una corretta collaborazione istituzionale, è - o dovrebbe - essere, quello di agevolare e facilitare l'attuazione del programma, individuando in anticipo problemi e ostacoli e suggerendo soluzioni. Un compito che sicuramente vede all'altezza le forze rappresentate. A patto però che questo affollatissimo Tavolo non diventi invece un ostacolo o un intralcio quando l'attuazione del Pnrr rischia di scontentare o trascurare qualcuno.