Appalti

Nella delega appalti anche norme per escludere dai ribassi i costi della manodopera

Il ministro Giovannini conferma che il testo accoglierà tutti gli ordini del giorno approvati dal governo

di Massimo Frontera

Nel testo del ddl di riforma del codice dei contratti attualmente all'esame del Senato e nei relativi decreti delegati saranno accolti tutti gli ordini del giorno in materia di appalti che sono stati approvati dal governo. Ad assicurarlo è il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini che ieri nell'Aula della Camera, rispondendo a una domanda di LeU al question time, ha toccato il tema dei costi della manodopera dai ribassi d'asta negli appalti di lavori da aggiudicare sia con il criterio del massimo ribasso sia con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. La richiesta di scorporarli dal valore a base d'asta era stata formalizzata da LeU in un ordine del giorno approvato dal governo, ed è stata appunto l'oggetto della domanda al ministro nel question time.

Appalti, più tutele sulla sicurezza e sul lavoro
Giovannini ha assicurato che nella stesura del testo «verranno valorizzati anche gli aspetti legati alla tutela del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché alla prevenzione e al contrasto alle discriminazioni di genere, introducendo anche specifiche disposizioni per la verifica delle offerte anomale e l'individuazione dei casi in cui le stazioni appaltanti possano ricorrere al criterio del prezzo più basso d'offerta e all'affidamento congiunto della progettazione e dell'esecuzione dei lavori». E più in generale ha poi assicurato che l'aggiornamento del codice dei contratti attraverso il Ddl delega avverrà «in coerenza con i diversi ordini del giorno accolti dal governo, ivi compreso quello richiamato». Il ddl prevederà inoltre «l'inserimento nei bandi di gara di clausole sociali e ambientali come requisiti necessari o premiali dell'offerta al fine di promuovere la stabilità occupazionale, l'applicazione dei contratti collettivi, le pari opportunità generazionali e di genere».

In reti Ten-T anche la dorsale Adriatica fino a Bari
In tema di infrastrutture Giovannini, rispondendo a una questione posta dai parlamentari di Forza Italia, ha poi riferito che tra le proposte dell'Italia per il riaggiornamento delle Ten-T (anticipato dal 2023 al 2021) c'è «l'obiettivo di inserire l'infrastruttura della dorsale Adriatica nel Core Network, l'inclusione dell'infrastruttura ferroviaria e stradale fino a Bari, nonché dell'aeroporto di Bari». In particolare sull'aeroporto di Bari, ha poi riferito che «sono in corso specifiche interlocuzioni con la Commissione finalizzate a ottenere il riconoscimento di Bari come Nodo Urbano principale, dal momento che il volume di traffico annuale di detto scalo è di circa 5 milioni di passeggeri all'anno». È stato inoltre chiesto di inserire la sezione Brindisi-Taranto nella rete Comprehensive «in considerazione delle potenzialità dell'intero cluster trasportistico pugliese. In questo contesto stiamo analizzando di potenziare i collegamenti con Lecce ricordando che i finanziamenti europei possono essere utilizzati inserendo l'opera nella rete Ten-T».

Per i porti della Calabria stanziati oltre 68 milioni di euro
Rispondendo a un'altra domanda posta dai parlamentari di Coraggio Italia sulla portualità in Calabria Giovannini ha ricordato che l'Agenzia per la Coesione territoriale ha da tempo (dicembre 2016) selezionato 8 interventi finanziati con 38 milioni di euro nei porti di Isola Capo Rizzuto, Roccella Jonica, Cirò Marina, Cetraro, Scilla, Belvedere Marittimo, Tropea e Amantea. E altri 30 milioni di euro sono previsti «per il potenziamento del Porto di Catanzaro Lido, per l'effettuazione di interventi di riduzione dei consumi energetici legati alle attività portuali e di approvvigionamento da fonti rinnovabili nel Porto delle Grazie di Roccella Jonica, per l'implementazione delle attività nautiche di tipo turistico e ricreativo nel porto di Crotone, nonché per il recupero e rifunzionalizzazione del waterfront del Comune di Roccella Ionica». L'attuazione degli interventi, ha avveretito Giovannini, deve però passare attraverso un dialogo stretto con la Regione, che in tema di portualità turistica hanno competenza esclusiva.

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