Pnrr, Giovannini: completamento opere sarà garantito anche in caso di aumento dei costi

Il nuovo iter di approvazione del contratto di programma delle Ferrovie disegnato dal decreto di attuazione del Pnrr (Dl 152/2021) ridurrà di molto i tempi di approvazione del documento di base per gli investimenti pubblici in campo ferroviario. Lo ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, in audizione di fronte alla commissione Trasporti del Senato, nell'ambito dell'esame del Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci.

«Per l'approvazione del contratto di programma prima servivano 12 passaggi, alcuni dei quali doppi», ha spiegato il ministro. In alcuni casi, dal 2010 in poi (contratti del 2010, 2012 e 2018) sono serviti anche tre anni per portare a termine l'approvazione del contratto. «Ora abbiamo un iter più snello - ha continuato Giovannini - articolato in tre macro-fasi, in cui il Parlamento è coinvolto nella fase iniziale del processo». La stima del Mims è che l'approvazione del contratto possa concludersi in al massimo otto mesi.

Nel corso dell'audizione Giovannini ha anche garantito che il governo interverrà per assicurare il completamento delle opere Pnrr in caso di necessità legate all'aumento del costi delle opere, legato alla fiammata dei prezzi dei materiali edili. Sollecitato su dai senatori su questo specifico punto, il ministro ha ricordato che «sia Anas che Rfi hanno recentemente rivisto i loro prezzari» e che «per questo una valutazione è ancora in corso». «Come sapete io ho anche sollevato pubblicamente la questione - ha continuato Giovannini - e il Mef è intervenuto con una nota ufficiale in cui si è impegnato a seguire da vicino il fenomeno e a coprire eventuali carenze». Questo perché, ha spiegato ancora il ministro «le opere del Pnrr devono essere completate nei tempi previsti, senza discussione». Per questo motivo, verranno «monitorati molto attentamente anche i prezzi di aggiudicazione».