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Napoli, all’utility Gori 100 milioni per dimezzare le perdite delle reti idriche

Al progetto i fondi del PON Infrastrutture Reti 2014-2020 e del Pnrr

di Vera Viola

Gori, l’azienda che dal 2002 gestisce il servizio idrico integrato in 74 comuni della Campania compresi tra le province di Napoli e Salerno, ha ottenuto finanziamenti per 100 milioni in totale per il macro-progetto finalizzato a ridurre del 50% in un triennio le perdite delle reti di distribuzione del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano. Il progetto ha ottenuto finanziamenti del PON Infrastrutture Reti 2014-2020 – Fondo React-EU per 50 milioni e altrettanti del PNRR.

L’intervento consiste nella divisione del territorio in distretti omogenei, nella digitalizzazione delle reti e nella individuazione delle perdite. Le opere sostenute da React Eu dovranno essere completate entro settembre 2023: interesseranno i 22 comuni con i tassi di dispersione più alti (dove nel 2021 c’erano perdite pari al 49,6% saranno recuperati 47,5mln di metri cubi di acqua, pari al fabbisogno di 800mila abitanti) e saranno realizzati entro settembre 2023. Il progetto di Gori ha conquistato il primo posto della graduatoria stilata dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, riservata ai gestori industriali del Sud Italia.

Gli interventi finanziati dal Pnrr, poi, riguardano i restanti 52 comuni e saranno realizzati entro il 2025. In questo caso, il progetto Gori si è classificato primo nel Mezzogiorno e quinto nella graduatoria nazionale di assegnazione dei fondi.

Si punta a quattro obiettivi importanti: riduzione del 50% dei volumi dispersi – prevede il progetto –  riduzione dei guasti e della loro portata in termini di utenze coinvolte, con riduzione delle ore di sospensione del servizio; 4.750 Km di rete digitalizzata; 220 km di nuova rete; riduzione di 47 milioni di kWh/anno (energia elettrica); copertura del fabbisogno idropotabile con risorse interne all’Ambigto Territoriale Ottimale.

Gori è una società mista a prevalente capitale pubblico, la cui maggioranza (51%) è detenuta dall’Ente d'Ambito che è il consorzio obbligatorio dei comuni ricadenti nell'Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano (il cui 99,3% è detenuto da ACEA S.p.A.). Altri soci sono ASM (Azienda Speciale Multiservizi Pomigliano d'Arco) con l’11,93%, ASAM (Azienda Speciale Castellammare di Stabia) con lo 0,02%.

Serve un territorio di circa 900 chilometri quadrati, che ospita una popolazione di un milione e mezzo di abitanti. Sovrintende all’intero ciclo industriale delle acque che va dalla captazione presso le sorgenti e i pozzi, alla distribuzione presso l'utenza, fino ai servizi di fognatura, collettamento, depurazione e rientro in ambiente.

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