Amministratori

Termovalorizzatore, Gualtieri prova a ricucire con il M5S in Regione

Il sindaco: «Le alleanze non sono a rischio» e rassicura Lombardi

di Andrea Marini

Lunedì c’è stato lo strappo sul decreto Aiuti, con il M5S che in consiglio dei Ministri non ha votato il provvedimento per protesta nei confronti della norma che dà al sindaco di Roma Roberto Gualtieri (Pd) i poteri speciali per costruire un nuovo termovalorizzatore per la Capitale. Impianto visto come fumo negli occhi dai pentastellati. Ieri lo stesso Gualtieri ha provato a ricucire con i 5 stelle, almeno con l’ala più dialogante, quella rappresentata da Roberta Lombardi, l’assessora alla Transizione ecologica entrata nella Giunta del Lazio guidata da Nicola Zingaretti (Pd) proprio l’anno scorso per suggellare il nuovo asse giallo-rosso.

E se il decreto Aiuti permette di bypassare il Piano rifiuti della Regione Lazio (che non prevede la costruzione di nuovi termovalorizzatori), Gualtieri dovrà comunque «sentire» la Regione nell’adozione delle sue ordinanze sui rifiuti (trascorsi 15 giorni senza risposta, il sindaco di Roma potrà comunque procedere). E quindi uno scontro con la Regione non conviene a nessuno, anche perché finora Zingaretti ha approvato la decisione di Gualtieri di costruire un nuovo termovalorizzatore (una «scelta giusta», ha ribadito ieri anche il presidente di Unindustria, Angelo Camilli).

«Assolutamente no», ha risposto ieri Gualtieri alla domanda se per le prossime elezioni regionali e politiche fosse a rischio l’alleanza Pd-M5S: «Non c’è nessun implicazione generale politica», ha aggiunto. «Il M5S a Roma è all’opposizione. Questa non mi sembra una particolare novità. Mi pare che peraltro sia sotto gli occhi di tutti che in questi anni non sia stato fatto molto per affrontare il problema dei rifiuti a Roma». Una posizione dialogante che è stata raccolta da Roberta Lombardi, che si è detta «rassicurata» da Gualtieri. «Ho parlato col sindaco e ho avuto ampie rassicurazioni, ho trovato una persona che mi è sembrata intellettualmente onesta», ha detto Lombardi. Parole diverse sia da quelle del cofondatore del M5S Beppe Grillo, che ieri ha criticato i «competenti degli inceneritori», che da quelle del leader M5S Giuseppe Conte («scorrettezza gravissima»).

Anche il leader Pd Enrico Letta, facendo da sponda a Gualtieri, ha gettato acqua sul fuoco: «Il futuro del nostro Paese non sono i termovalorizzatori ma nel 2025 ci sarà il Giubileo e una città già in difficoltà sui rifiuti non potrebbe reggere e quindi è stato giusto fare un’eccezione. C’è stata una differenziazione ma non credo cambierà il rapporto con M5S».

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