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Giubileo 2025, sfida da 184 opere per 2,9 miliardi

Pronto il secondo Dpcm con il quadro di tutti gli interventi. Primi cantieri dall'estate. Gualtieri: «Non possiamo perdere un minuto»

di Manuela Perrone

Il quadro generale è quasi servito. A breve sarà formalizzato il secondo decreto del presidente del Consiglio che conterrà la mappa completa di tutti gli interventi previsti a Roma per il Giubileo 2025: gli 87 «essenziali e indifferibili» già varati con il primo Dpcm di dicembre e gli ulteriori 97 «essenziali», per un totale di 184 opere da 2,909 miliardi complessivi, di cui 1,286 miliardi di fondi giubilari. Al pacchetto si aggiungeranno i 335 interventi del progetto Pnrr "Caput Mundi" su oltre 200 siti archeologici e culturali, che valgono 500 milioni. Comprensibili, alla luce di questi numeri, i timori sul rischio che la Capitale possa trasformarsi in un enorme cantiere a cielo aperto, con tutti gli impatti sulla viabilità e i possibili ritardi annessi, a maggior ragione in un momento che vede le imprese gravate dal caro materiali e dalla carenza di manodopera. Timori che serpeggiano di qua e di là del Tevere, anche se le riunioni periodiche della cabina di regia a Palazzo Chigi sotto la guida del sottosegretario Alfredo Mantovano (la prossima sarà il 23 maggio) stanno garantendo il coordinamento tra tutti gli attori coinvolti.

La mappa degli interventi

E anche se il sindaco di Roma e commissario straordinario Roberto Gualtieri sta illustrando con puntualità lo stato di avanzamento dei progetti e le modifiche. «Il Giubileo rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio dell'intera città e Roma vuole farsi trovare pronta a questo grande appuntamento spirituale», spiega Gualtieri al Sole 24 Ore. «È una sfida difficile e impegnativa nella quale non possiamo più perdere nemmeno un minuto, ma con il Governo e tutte le strutture siamo impegnati pancia a terra per realizzare le infrastrutture pubbliche necessarie, capaci di migliorare la Capitale per accogliere decine di milioni di pellegrini. Parliamo di tranvie, autobus green, stazioni metro e ferroviarie riqualificate, monumenti e piazze storiche valorizzati, centinaia di chilometri di strade rimesse a nuovo e strutture dedicate ai più fragili, in coerenza con il messaggio di fratellanza di Papa Francesco».Presentando ieri in Vaticano il calendario degli eventi (da oggi è attivo il sito www.iubilaeum2025.va), l'arcivescovo Rino Fisichella, delegato da Papa Francesco per l'organizzazione dell'Anno Santo, ha riconosciuto che «il percorso è impegnativo», ma si è detto ottimista sul rispetto della tabella di marcia: «A luglio i cantieri partiranno, molti lavoreranno sulle 24 ore. Abbiamo la fiduciosa certezza che l'8 dicembre del 2024 i lavori più grandi saranno conclusi».

Con il decreto Pnrr-ter, sono state introdotte semplificazioni e procedura negoziata per far marciare velocemente le opere principali. Due sono a ridosso del Vaticano. Si tratta del sottovia di Piazza Pia (70 milioni di euro), che rafforza l'asse pedonale tra Castel Sant'Angelo e San Pietro. La conferenza dei servizi deve concludersi entro questo mese approvando il progetto di fattibilità predisposto dall'Anas, per consentire l'avvio dei lavori a luglio. Poco lontano, si avvierà la riqualificazione di Piazza Risorgimento con la realizzazione di un parcheggio interrato: il 2 maggio è stata indetta la conferenza dei servizi.Partirà sempre tra luglio e agosto il primo lotto dell'intervento su Stazione Termini, Piazza dei Cinquecento e aree adiacenti, diventato unico e affidato sempre ad Anas, con conclusione prevista a ottobre 2024. I cantieri saranno poi sospesi per l'anno giubilare e riprenderanno per il secondo lotto da gennaio 2026. In tutto sono in gioco 30 milioni.La preoccupazione che i lavori possano sovrapporsi all'Anno Santo, con i suoi 32 milioni di pellegrini attesi, è alta. Anche perché andranno al restyling pure strade (il 22 maggio comincerà la manutenzione straordinaria delle grandi arterie, con lavori da 200 milioni), marciapiedi, ponti, tratti del Lungotevere. E, oltre all'area eventi a Tor Vergata con i primi interventi anti-degrado sulle Vele di Calatrava-Città dello sport, dovrà nascere un polo del sociale a Pietralata, con un centro per persone con disabilità (7,5 milioni) e uno per l'accoglienza dei senza fissa dimora (5,2 milioni). Una corsa contro il tempo.

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