Appalti

Accordi e convenzioni quadro, le indicazioni dell'Anac a centrali d'acquisto e Pa

In un comunicato del presidente Busia le istruzioni per gestire correttamente questo tipo di contratti

di Mauro Salerno

Modalità di adesione a convenzioni e accordi quadro, individuazione della capienza massima dell'accordo con l'indicazione dei limiti quantitativi imposti a ciascuna stazione appaltante, necessità di procedere con varianti, autorizzate dai Rup, in caso di circostanze impreviste o necessità di garantire la continuità del servizio a capienza massima raggiunta. Sono alcune delle indicazioni contenute un comunicato (consultabile e scaricabile qui) con cui il presidente dell'Anac, Gabriele Busia, fornisce indicazioni a centrali d'acquisto e soggetti aggregatori, oltre che alle Pa, sulla corretta gestione di convenzioni e accordi quadro.

L'iniziativa prende le mosse da una serie di «criticità» rilevate dall'Autorità Anticorruzione «nella gestione degli accordi quadro e delle convenzioni da parte di alcune centrali committenza e soggetti aggregatori». In particolare, «sono stati accertati errori nella stima dei fabbisogni delle amministrazioni aderenti e carenze nell'indicazione dei limiti individuali di adesione, oltre che l'omissione dei controlli sull'esecuzione degli accordi».

Proprio su questi punti si concentra il documento pubblicato dall'Autorità, chiarendo quali compiti spettano alle centrali di acquisto e ai soggetti aggregatori e quali sono invece le responsabilità e le competenze che restano in capo alle stazioni appaltanti.

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