Amministratori

Turismo montano: collaborazione necessaria tra pubblico e privato

Il patto deve già essere sottoscritto al momento di presentazione della domanda

di Ro.L.

Ultimi chiarimenti su Montagna Italia, bando volto al rilancio del turismo montano: il «patto di collaborazione» deve già essere sottoscritto al momento di presentazione della domanda ed è ammessa la ristrutturazione di castelli e la realizzazione di piscine e spa solo se idonei a qualificare e potenziare i servizi esistenti per la fruizione della montagna. I chiarimenti sul bando sono arrivati con le faq rilasciate dal ministero del Turismo e si aggiungono alle informazioni dell’avviso pubblico del 18 luglio 2022. Montagna Italia prevede contributi fino al 100% delle spese, le domande vanno presentate entro il 30 settembre 2022 mentre l’importo massimo del contributo concedibile è pari a 2 milioni. Sono disponibili complessivamente 26,7 milioni.

Patto di collaborazione

I proponenti devono preventivamente stipulare un patto di collaborazione con un soggetto pubblico riferibile alla montagna. Le Faq identificano il soggetto con un ente pubblico o locale che abbia all’interno del suo territorio almeno una porzione con altimetria superiore ai 600 metri, nel quale lo stesso soggetto pubblico si impegni a partecipare al progetto e che attesti che lo stesso progetto presentato persegua l’interesse pubblico. Le candidature per il finanziamento dei «Progetti per la Montagna» possono essere presentate da soggetti privati profit o non profit, in forma singola o aggregata. È favorita la partecipazione dei raggruppamenti di imprese, dei consorzi locali di promozione turistica, delle reti di impresa turistiche e connesse, esistenti o da creare appositamente per la partecipazione al bando in questione.

Spa, castelli e infopoint

I progetti proposti dovranno essere finalizzati a qualificare e potenziare i servizi esistenti per la fruizione della montagna ed eventualmente le infrastrutture funzionali agli stessi servizi. Gli interventi, le iniziative e le attività devono essere relativi all’ambito turistico ma devono prevedere, attraverso i collegamenti con gli ambiti della cultura, dell’istruzione, della ricerca, del welfare e dell’ambiente, di incrementare quantitativamente e qualitativamente i servizi offerti. Dunque, oggetto di contributo potranno essere anche la costruzione di spa e infopoint, la ristrutturazione edilizia di camere per bed & breakfast e la riconversione di castelli in hotel, ma solo se comprovati dalle giuste certificazioni.

Niente bando a sportello

Le domande pervenute saranno analizzate in un primo momento dal ministero del Turismo, che effettuerà una verifica di formale. Successivamente saranno sottoposte ad una valutazione di merito effettuata da un’apposita commissione che determinerà la graduatoria delle domande ammissibili a finanziamento, il cui punteggio minimo sarà 60 punti su 100. La documentazione richiesta da allegare alla domanda potrà essere redatta in forma libera. Tutti i documenti dovranno essere firmati digitalmente e redatti nel formato pdf, pena l’esclusione.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©