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Mancati versamenti Inps, l'interesse di mora sale al 9%

Dopo il rialzo del 16 marzo della Bce, dal 22 marzo sale al 4,5% anche l'interesse di mora a carico delle imprese inadempienti verso le Casse edili

di M.Fr.

Dopo l'ultima stretta sui tassi della Bce arriva puntuale, tra le altre cose, anche il ritocco all'insù del tasso di mora da applicare ai mancati versamenti all'Inps e alle casse edili. L'incremento fa seguito all'innalzamento di 50 punti base del tasso di rifinanziamento (salito pertanto a 3,50%) deciso dalla Banca centrale europea il 16 marzo, con effetto a partire dal 22 marzo. A comunicarlo è l'Inps con la circolare diffusa il 20 marzo scorso, in cui si ricorda che il mancato o ritardato pagamento di contributi o premi fa scattare una «sanzione civile pari al 9% in ragione d'anno, considerando il tasso base del 3,50% deciso dalla Bce, oltre la maggiorazione di mora di 5,5 punti. Allo stesso modo, la circolare diramata il 23 marzo dalla Commissione nazionale paritetica delle casse edili (Cnce) ricorda che il tasso di mora (parametrato al 50% del tasso Inps) a carico delle imprese «nei casi di ritardato versamento alla Cassa Edile» è pari al 4,50% a far data dal 22 marzo.

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