Appalti, cauzione provvisoria esclusivamente con bonifico

Con la pubblicazione in Gazzetta della legge di conversione del decreto legge Sostegni-bis n.73/2022, si aggiungono ulteriori ritocchi al sistema del codice appalti. Due le piccole modifiche introdotte dal provvedimento. La prima (articolo 17 del decreto legge) interviene in realtà sul del Dpr 605/1973 abrogando l'obbligo per le amministrazioni committenti di
comunicare all'anagrafe tributaria gli estremi dei contratti di appalto, di somministrazione e di trasporto conclusi mediante scrittura privata e non registrati. Con la seconda modifica (all'articolo 29 del Dl) si incide invece direttamente sull'articolo 93 del codice prevedendo per la cauzione provvisoria la sola modalità del bonifico bancario eliminando ogni altra possibilità finora prevista. Nulla cambia invece per la fiudeiussione.

Si tratta appunto di limature. Nulla a confronto delle ben più rilevanti novità che hanno invece riguardato il meccanismo dell'adeguamento dei prezzi delle opere pubbliche, stravolto dalle novità introdotte dal decreto legge Pnrr-2 (n.36/2022) e soprattutto dal decreto legge aiuti (n.50/2022), con l'apparato di norme per incrementare i prezzi degli appalti, in corso e futuri, sia nell'immediato sia a regime. Norme ampiamente illustrate in vari approfondimenti pubblicati nelle scorse settimane e mesi su Nt+ Enti locali & Edilizia. A queste si aggiungono le novità, anche queste oggetto di approfondimento specifico, sulle norme premiali per le imprese che si impegnano fattivamente per la parità di genere, oneri di pubblicazione delle gare, compensi per i componenti del collegio consultivo tecnico, varianti in corso d'opera, Ppp e altro. Una tabella recentemente pubblicata dall'Anci (pubblicata prima della definitiva conversione in legge del Dl 73) ricapitola tutte le novità in un unica tabella essenziale e sintetica, utile per imprese e Pa.