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Cmc di Ravenna, l'a.d. Mereghetti lascia dopo il salvataggio e la ristrutturazione

L’ex banchiere di UniCredit era stato chiamato nel 2019 per gestire debito e rilancio

di Al.G.

Completata la ristrutturazione del gruppo delle costruzioni Cmc Ravenna, l'amministratore delegato Davide Mereghetti è pronto a lasciare l'incarico. L'ufficializzazione delle dimissioni, stando a fonti bancarie, dovrebbe avvenire nella prossima riunione del consiglio di amministrazione di Cmc. Mereghetti era stato chiamato alla guida del gruppo dalle banche creditrici, per gestire la fase di emergenza finanziaria e la successiva rinegoziazione del debito puntando nel frattempo a una gestione ordinaria focalizzata sul taglio dei costi.Missione compiuta in tempi rapidi per l'ex banchiere di UniCredit, che era arrivato alla guida di Cmc a fine 2019 quando la società era gravata da un debito di oltre due miliardi di euro. Ora Cmc è stata risanata ed è tornata "in bonis", grazie all'omologa al concordato preventivo ottenuta a maggio 2020, e si appresta a presentare il suo primo bilancio del post crisi.

La società ora ha le forze per riuscire a stare sul mercato da sola, anche se non si può escludere che la tendenza alla concentrazione del settore, che vede l'aggregatore WeBuild nel ruolo di campione nazionale, coinvolga in futuro anche Cmc. Se al vertice della società ravennate è probabile che ora arrivi al vertice un "tecnico" del settore (non serve più un banchiere), che farà ora il "risanatore" Mereghetti? Nell'ambiente bancario, c'è chi scommette sul suo rientro nel mondo della finanza che, peraltro, da advisor di alcune importanti famiglie imprenditoriali del Paese non ha mai lasciato. In Cmc ha trattato con i grandi fondi americani per rendere liquidabile l'attivo ed ha anche agito in profondità sul taglio dei costi pur tutelando il più possibile il ruolo dei lavoratori del gruppo. Per Mereghetti non si possono neanche escludere a sorpresa incarichi in qualche azienda di Stato, dato che nella breve ma intensa esperienza alla guida di Cmc l'ex banchiere di UniCredit - da cui era uscito per divergenze con l'ex co-head del Cib Olivier Khayat, uno dei fedelissimi di Mustier - ha trascorso molto tempo a Roma ad interloquire con ministeri ed istituzioni.

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