I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Tutela del paesaggio e beni culturali

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di Matteo Piacentini

Beni culturali – Vincolo - Locale “Il vero Alfredo” – Illegittimità – Vincolo storico-artistico – Conservazione – Destinazione d’uso.

È illegittimo il vincolo storico-artistico apposto, ai sensi dell’art. 10, comma 3, lett. d), e dell’art. 7-bis, d.lgs. n. 42 del 2004, sul locale che ospita il ristorante “Il vero Alfredo”, in Roma, dal momento che il regime vincolistico predisposto dal legislatore è finalizzato alla mera conservazione in buono stato dei beni culturali con mero divieto di usi “non compatibili”, non potendo, il legislatore, imporre alcuna destinazione d’uso, se non in casi eccezionali normativamente previsti e secondo ragionevolezza e proporzionalità, al fine di evitare i cd. “effetti perversi” derivanti dall’eccesso di attività vincolistica, che rischia di essere controproducente rispetto agli stessi obiettivi perseguiti. 

Beni culturali – Vincolo - Locale “Il vero Alfredo” – Illegittimità – Vincolo storico-artistico – Conservazione – Destinazione d’uso – Limiti.

È illegittimo il vincolo sulle attività svolte in immobili aventi carattere di pregio mediante l’assoggettamento dei locali ad un vincolo di destinazione d’uso; ciò che può essere vincolato è l’immobile, ove sussistano le condizioni, diverse ed ulteriori, prescritte dall’art. 10 e 13, d.lgs. n. 42 del 2004, per dichiararlo “bene culturale”, che appunto costituisce un vincolo a tutela della conservazione del bene, non dell’attività ivi svolta. 

T.A.R. Lazio, Sez. II quater, 19 maggio 2021, n. 5864

 

Paesaggio – Tutela - Regione Sicilia - Sanzioni amministrative - vincolo sopravvenuto – Art. 5, comma 3, l. reg. n. 17 del 1994 – Esclusione – Rilevanza e non manifesta infondatezza. 

È rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 5 comma 3 l. reg. Sicilia n. 17 del 1994, in relazione agli artt. 3, 9, 97 e 117, comma 2, lett. s), Cost., che inibisce l'irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie in caso di vincolo sopravvenuto.

C.g.a. 14 giugno 2021, n. 532

 

Paesaggio - Autorizzazione paesaggistica – Silenzio-assenso – art. 17 bis, l. n. 241 del 1990 - Parere vincolante – Soprintendenza – Applicabilità.

L'istituto del silenzio assenso ex art. 17 bis, l. n. 241 del 1990 si applica al parere reso dalla Soprintendenza sul provvedimento di autorizzazione paesaggistica, estendendosi ad ogni procedimento (anche eventualmente a impulso d’ufficio) che preveda al suo interno una fase co-decisoria necessaria di competenza di altra amministrazione, senza che rilevi la natura del provvedimento finale nei rapporti verticali con il privato destinatario degli effetti dello stesso.

T.A.R. Salerno, Sez. II, 23 giugno 2021, n. 1542

 

Paesaggio – Tutela - Vincolo indiretto – Vincolo diretto – Legittimità – Valori storico-artistici.

E’ legittimo il ricorso allo strumento di tutela di valori storico –artistici (vincolo indiretto) per finalità di tutela paesaggistica; l’estensione del vincolo non trova giustificazione nell’esigenza di preservare i valori del contesto territoriale in sé considerato (pur in sé dotato di valore), bensì i valori che lo stesso esprime in funzione del bene culturale del Castello del Catajo e delle sue pertinenze, a cui è inscindibilmente correlato, come ben evidenziato dai passaggi delle relazioni tecniche innanzi richiamati; non deve inoltre trascurarsi che l’estensione del vincolo trova una logica spiegazione nell’imponenza e nell’ubicazione del complesso monumentale da tutelare, in quanto nel perimetro del vincolo diretto sono incluse anche la collina che fiancheggia il Castello e alcune aree agricole; pertanto, sussiste una logica congruenza tra l’ampia estensione del vincolo indiretto e l’ampia estensione del vincolo diretto da tutelare.

Cons. St., sez. VI, 30 giugno 2021, n. 4923

 

Tutela – Paesaggio – Vincolo paesaggistico – Attività economiche.

L’esercizio pianificato (quindi in sede generale e preventiva) della tutela paesaggistica ed ambientale, costituisce la modalità più corretta di applicazione delle misure che l’esistenza dei relativi vincoli comporta, in mancanza della quale la tutela verrebbe ad essere inevitabilmente frazionata dall’applicazione di provvedimenti singoli e quindi puntuali, per ciascuna istanza edilizia o di uso del territorio, intuibilmente esposti a diversità di trattamento con grave incertezza nell’esercizio dei diritti reali e delle attività economiche insistenti sul territorio. 

Tutela – Paesaggio – Vincolo paesaggistico – Discrezionalità – Interventi Ammissibili.

L’esercizio di una facoltà strutturata come quella afferente la tutela del territorio soggetto a vincolo paesaggistico per il tramite di una pianificazione che individui in via generale le singole tipologie di interventi ammissibili e le relative prescrizioni costituisce espressione di una discrezionalità lata, volta a fondare un regime di certezza delle situazioni giuridiche private e pubbliche, con ogni intuibile conseguenza sui relativi regimi giuridici.

T.A.R. Lazio, Sez. II bis, 30 giugno 2021, n. 7740

 

Tutela – Paesaggio – Beni culturali – Tutela prospettica – Vincolo indiretto – Libera visibilità – Aspetto esteriore.

Sul piano dei principi il vincolo di tutela indiretta include pregnanti finalità di tutela prospettica; laddove è stato da tempo chiarito dalla giurisprudenza che per prospettiva “non si intende solamente l’esigenza di assicurare una libera visibilità del bene immobile, ma anche quella di salvaguardare l’aspetto esteriore del bene così come inserito nell’ambiente, insieme ad altre eventuali opere che, pur potendo non presentare in sé particolari pregi artistici, vengono indirettamente a valorizzarsi con il bene principale e, a loro volta, a meglio valorizzare quest’ultimo”.

Cons. St., Sez. VI, 5 luglio 2021, n. 5101