Tram di Padova, Anac: l'aggiudicatario non possiede i requisiti

In caso di interdittiva Anac nei confronti di un progettista indicato dal concorrente aggiudicatario di un appalto integrato scatta l'esclusione automatica da parte della stazione appaltante (articolo 80 comma 5 lett. f) e comma 6 del codice). Il principio (peraltro oggetto di pronunce del giudice amministrativo) è stato affermato da ultimo dall'Anac che nella delibera n.141/2023 del 4 aprile pubblicata il 18 aprile, ha censurato l'operato di una stazione appaltante per non avere escluso il concorrente oggetto di una informativa presente nel casellario Anac, non segnalata in sede di gara.

Il caso riguarda un importante appalto integrato di 55 milioni circa mandato in gara dalla municipalizzata di Padova (Aps Holding) per la realizzazione della terza linea tramviaria cittadina. Il bando pubblicato nell'agosto 2021 è stato infine aggiudicato nel 2022 con avviso pubblicato a maggio. La stazione appaltante - sostiene l'Anac nella delibera n.141 - ha aggiudicato l'importante appalto a un operatore privo dei requisiti richiesti dal codice appalti. L'esistenza dell'interdittiva è emersa a valle dell'aggiudicazione, avvenuta nel marzo 2022, grazie a un esposto di un deputato che, tra le altre cose, ha segnalato l'esistenza di una annotazione interdittiva di 30 giorni da parte dell'Anac a carico del progettista presente del raggruppamento. L'annotazione dell'Anac contestava al progettista mancati adempimenti contributivi e contabili. In quella occasione la decisione dell'Anac era stata impugnata dall'interessato e dopo alterne vicende - una prima ordinanza in cui veniva concessa la sospensiva, superata da un decreto del Consiglio di Stato di segno opposto - il Tar Lazio ha infine respinto il ricorso.

Alle contestazioni dell'Anac la Pa ha risposto nel luglio del 2022, riferendo che al 21 aprile - data della redazione del verbale di aggiudicazione - era stato «concluso con esito positivo l'iter per l'acquisizione delle verifiche antimafia e delle verifiche in merito alla regolarità degli adempimenti in materia di assunzioni obbligatorie a carico di tutte le imprese partecipanti al raggruppamento aggiudicatario». Per quanto riguarda l'esistenza dell'interdittiva nei confronti del progettista - non denunciata dal raggruppamento - Il Rup ha replicato che «la Stazione Appaltante ha ritenuto di non considerare automaticamente escludente l'omissione dichiarativa, valutando, tuttavia, che la non rilevanza dei fatti ai sensi dell'art. 80, comma 5, Codice Appalti comportasse anche la non rilevanza della omissione dichiarativa».

La Pa - replica in sostanza l'Anac - ha ritenuto di interpretare norme che in realtà non lasciano margine di discrezionalità, in quanto «l'automatismo escludente dell'annotazione trova conferma in una giurisprudenza consolidata secondo cui la misura interdittiva opera automaticamente ai fini della esclusione dalle gare ed in assenza di valutazioni discrezionali in capo alla stazione appaltante». E dunque, conclude l'Anac, una volta «emersa la circostanza dell'interdittiva in capo all'operatore facente parte del raggruppamento aggiudicatario, la stazione appaltante avrebbe dovuto provvedere all'esclusione dello stesso».

Dalla ricostruzione dei fatti e delle scelte operate dalla Pa emerge anche un ruolo avuto dalla la preoccupazione di perdere le risorse per questo importante appalto in caso di aggiudicazione oltre una certa data. Su questo punto l'Anac replica che «sotto un profilo pratico, l'esclusione immediata dell'operatore, anche alla data del 21 aprile 2022 - giorno in cui si sono concluse le verifiche sui requisiti dell'aggiudicatario - avrebbe certamente consentito una prosecuzione rapida della procedura in ossequio ai principi di tempestività dell'azione amministrativa». Aps Holding ha ora 30 giorni per comunicare all'Anac cosa intende fare.