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Cresme, primo trimestre in calo per gli appalti: i bandi perdono il 12,7%, i valori l'1,2%

In rialzo gli avvisi tra 15 e 50 milioni che sono stati 41 (+20,6%) per 1,06 miliardi (+42%)

di Alessandro Lerbini

Con il recupero di marzo (+14% per le gare e +12% per i valori) il mercato dei lavori pubblici prova a ripartire, ma il dato del primo trimestre dell'anno mostra una flessione sia del numero dei bandi che dei valori a base d'asta. Secondo l'osservatorio Cresme Europa Servizi gli appalti pubblicati da gennaio a marzo sono stati 4.683 per 6,686 miliardi: rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso il numero di gare pere il 12,7% e il valore l'1,2 per cento.

Le amministrazioni comunali si piazzano al primo posto tra le stazioni appaltanti per numero di procedure ma, nonostante i 2.362 bandi, perdono il 15% degli avvisi. Il valore economico, pari a 1,629 miliardi, cresce invece del 9,7 per cento.
I gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici nazionali conquistano il primo posto per i valori con 2,439 miliardi (-1,8%) grazie a soli 343 bandi (+37%).
Tra i grandi enti, l'Anas ha promosso 190 bandi (+46%) per 149,7 milioni (-71%), le Ferrovie solo 15 (-76%) per 753 milioni (+91%) mentre i concessionari gestori della rete autostradale premono l'acceleratore sul numero (96, +190%) ma non sui valori (1,384 miliardi, -9,6%).

Tra le classi d'importo, la fascia delle maxiopere oltre i 50 milioni ha registrato 19 gare (+90%) per 1,924 miliardi (-8%). In rialzo gli appalti tra 15 e 50 milioni che sono stati 41 (+20,6%) per 1,06 miliardi (+42%). Stabili i piccoli lavori tra 150 e 500mila euro mentre invertono la tendenda e mettono a segno una piccola crescita del 3% gli avvisi tra 500mila euro e un milione.

La regione più dinamica del trimestre rimane la Lombardia ma con valori più che dimezzati: 933 milioni (-59%) generati da 728 bandi (-20%). Segue il Lazio con 385 bandi (-13%) per 567 milioni (+66%).

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