Urbanistica

Bonus ristrutturazioni, ecco quali sono i dati necessari per la compilazione del bonifico parlante

La domanda del lettore e la risposta dell'esperto

di Alessandro Borgoglio

La domanda del lettore: Nel bonifico parlante, emesso per accedere al bonus per lavori di ristrutturazione, è necessario il numero di fattura o è sufficiente mettere un numero d'ordine o Ddt (documento di trasporto), che poi si riporterebbe nella fattura riepilogativa, in modo da farci pagare senza far perdere al cliente l'accesso al bonus, ma, nello stesso tempo, senza nemmeno rischiare di avere un mancato pagamento a merce già consegnata?

La risposta dell'esperto: Come chiarito dall'agenzia delle Entrate con la circolare 28/E/2022, a pagina 20, «per fruire della detrazione è necessario che le spese siano pagate mediante l'apposito bonifico dedicato dal quale risulti:
- la causale del versamento dalla quale si evinca che il pagamento è effettuato per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno diritto alla detrazione. Nel caso in cui, per mero errore materiale, siano stati riportati i riferimenti normativi della detrazione per la riqualificazione energetica, la detrazione può comunque essere riconosciuta senza necessità di ulteriori adempimenti...;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione (che può essere anche diverso dall'ordinante il bonifico);
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato».

Quindi, per il Fisco, la causale del bonifico riguarda l'indicazione della norma agevolativa (nel caso del quesito, per il bonus casa, l'articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986), e non, invece, i riferimenti della fattura oggetto di bonifico, anche se, nell'esempio pratico riportato nella guida dell'agenzia delle Entrate («Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali – Ottobre 2022», pagina 19), il numero e la data della fattura a cui si riferisce il bonifico vengono riportati nella sua causale.

In conclusione, si ritiene che, nel rispetto di tutte le tre condizioni previste dalle Entrate per il cosiddetto "bonifico parlante" (indicazione della norma agevolativa, del codice fiscale del beneficiario della detrazione, del codice fiscale o della partita Iva del destinatario del bonifico), sia opportuno indicare nella causale del bonifico anche il numero e la data della fattura cui si riferisce il pagamento o, in alternativa, il numero d'ordine o Ddt che saranno poi riportati nella fattura che verrà emessa per lo stesso importo, senza che quest'ultima soluzione alternativa possa pregiudicare in alcun modo il diritto alla detrazione del beneficiario, se - si ribadisce - tutte le tre condizioni dettate dall'agenzia delle Entrate sono state puntualmente rispettate.

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