Appalti

Grandi opere/2. Alla firma il contratto Tav per Brescia Est-Verona tra Rfi e Cepav Due

di Alessandro Arona

L'addendum contrattuale tra Rfi e il general contractor Cepav Due per la tratta dell'alta capacità ferroviaria Brescia Est-Verona (1.892 milioni il costo complessivo dell'opera) è ormai definito in dettaglio e sarà firmato nei prossimi giorni tra Rfi e il consorzio composto da Saipem (Eni, al 52%), Pizzarotti (24%), Condotte e Icm (Maltauro) al 12% ciascuno.
Lo ha annunciato sabato a Brescia l'ad di Fs Renato Mazzoncini («Il contratto è praticamente firmato, i lavori partiranno entro fine anno») e lo confermano fonti di Rfi. Vi daremo conferma ufficiale della firma nei prossimi giorni (ci auguriamo con alcuni dettagli, a partire dal valore del contratto, che al momento non è noto).

La firma del contratto era attesa da mesi, dopo che il Cipe ha approvato il progetto definitivo il 10 luglio scorso (si veda il servizio) e in particolare dopo la pubblicazione della delibera in Gazzetta, il 24 marzo scorso (il TESTO DELLA DELIBERA CIPE).

L'OPERA E I COSTI
Stiamo parlando del 1° lotto costruttivo dell'alta capacità ferroviaria Brescia Est-Verona (escluso Nodo di Verona), costo a vita intera riportato nella delibera Cipe pari a 1.892 milioni di euro.
La delibera Cipe contiene l'approvazione del progetto definitivo della nuova Linea AV/AC Brescia- Verona, limitatamente al «Lotto funzionale Brescia Est-Verona» - tutto, 1° e 2° lotto costruttivo - «(escluso nodo di Verona), con esclusione delle seguenti parti in variante: 1) tracciato dell'elettrodotto linea primaria (LP) da SSE di Calcinato a SE di Lonato (innesto a p.k. 103+580); 2) tracciato dell'elettrodotto linea primaria (LP) «entra-esci» alla SSE di Sona (innesto a p.k. 136+026); 3) riconfigurazione del piano cantierizzazione; 4) approvvigionamento inerti».

Il lotto funzionale Brescia Est-Verona ha un costo complessivo a vita intera (spiega la delibera, fissando «l'importo massimo» del costo) di 2.499 milioni di euro, ma visto che la copertura finanziaria è al momento limitata a 2.268 milioni di euro (di 768 dalla legge di Bilancio 2014 e 1.500 milioni dal Bilancio 2015), il Cipe ha per ora autorizzato l'avvio di un solo lotto costruttivo (non funzionale) da 1.892 milioni di euro, quello sul quale per ora Rfi e Cepav Due potranno firmare il contratto. Per il 2° lotto, che vale 607 milioni, il Cipe segnala che la copertura residua dovrebbe essere garantita dallo Stato nell'ottobre 2018 per non mettere a rischio la continuità dell'opera.

LE TRATTE DA APPROVARE
La tratta ad alta capacità Treviglio (Milano)-Brescia è in eser cizio dal dicembre 2016. La delibera Cipe affida a Rfi anche il compito di elaborare il progetto per l'attraversamento di Brescia nella modalità «Quadrulicamento in affiancamento alla linea storica», per un costo stimato di 555 milioni. Si chiede inoltre di elaborare uno studio di fattibilità per l'inserimento di una fermata ferroviaria per l'area turistica del Basso Lago di Garda, localizzata in prossimità del casello autostradale di Sirmione e della linea storica.
Da approvare ci sarà poi anche il «Nodo di Verona Ovest», costo stimato di 376 milioni (per un totale della parte residua della Brescia-Verona, come si diceva, di 3.430 milioni di euro, tutto in mano a Cepav Due in base ai vigenti contratti Tav del 1991).

LA PROJECT REVIEW SUL NODO DI BRESCIA
Il progetto definitivo 2014 prevedeva per l'attraversamento di Brescia, come previsto dal preliminare approvato dal Cipe nel lontano 2003, il cosiddetto "shunt di Maddaloni", cioè il passaggio della nuova linea a sud di Brescia, con fermata all'aeroporto di Montichiari. Per un costo di 1,1 miliardi di euro per la tratta "attraversamento di Brescia", e un totale di 3.837 milioni per la Brescia-Verona (compreso nodo di Verona).
Su richiesta della Regione Lombardia e del Comune di Brescia, e su indicazione del Ministero delle Infrastrutture, rfi ha condotto tra aprile 2016 e febbraio 2017 studi di fattibiltà tecnici e trasportistici sulle alternative progettuali possibili, in sostanza condividendo la richiesta di riprogettare l'opera con "quadruplicamento" della linea che attraversa Brescia, condivisibile - scrive la stessa delibera Cipe - per la migliore efficacia trasportistica (passa per Brescia), il minore costo, la minore complessità tecnica, il minore consumo di suolo.
Il progetto definitivo è in corso di elaborazione da parte di Rfi, e il costo dovrebbe essere molto inferiore ai 1.088 milioni dello shunt, tant'è che il nuovo Contratto di programma Rfi abbassa il costo complessivo della Brescia-Verona da 3.837 a 3.430 milioni.

Il testo della delibera Cipe 10/7/2017

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