I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Ordinanze contingibili e urgenti: le ultime pronunce dei Tar

di Esper Tedeschi

Ordinanza contingibile e urgente – Competenza – Sindaco – Dirigente dell'ente locale
La potestà di adottare ordinanze contingibili e urgenti in materia di tutela della pubblica e privata incolumità è attribuita al Sindaco quale ufficiale di governo, mentre al dirigente dell'ente locale, ai sensi dell'art. 107 del D. Lgs n. 267/2000, sono attribuiti compiti di ordinaria gestione del patrimonio comunale che non prevedono l'adozione di provvedimenti extra ordinem a tutela dell'incolumità collettiva e della sicurezza. È pertanto illegittimo il provvedimento del dirigente connotato dai presupposti delle ordinanze ex art. 54, d.lgs. n. 267/2000 (i.e. mancanza di comunicazione di avvio del procedimento, richiami alla necessità di tutela della pubblica incolumità e situazione di pericolo contraddistinta da crolli e cedimenti rilevati mediante apposito sopralluogo).
Tar Lazio, sede di Roma, sez. II, 1° luglio 2022, n. 8960

Ordinanza contingibile e urgente – Principio di tipicità – Istituzione centro raccolta RAEE
Non è legittimo adottare ordinanze “extra ordinem” - in deroga al principio di tipicità dei provvedimenti amministrativi - per fronteggiare situazioni prevedibili e permanenti o quando non vi sia urgenza di provvedere, intesa come assoluta necessità di porre in essere un intervento non rinviabile, a tutela della pubblica incolumità, non altrimenti fronteggiabile coi mezzi ordinari apprestati dall'ordinamento. Invero, tale strumento è utilizzabile soltanto in via provvisoria, sussidiaria e straordinaria, quando la norma non preveda un atto amministrativo tipico e una specifica competenza ad adottarlo. È pertanto illegittima l'ordinanza adottata per l'istituzione di un centro di raccolta dei RAEE senza seguire le modalità disciplinate dal d.lgs. n. 152 del 2006.
Tar Campania, sede di Napoli, sez. V, 4 luglio 2022, n. 4518

Ordinanza contingibile e urgente – Presupposti – Situazione di pericolo – Prevenzione – conoscenza della situazione di pericolo
Ai sensi dell'art. 54, co. 4, TUEL, anche il riscontro di uno stato dei luoghi che potrebbe divenire potenzialmente pericoloso per l'incolumità pubblica può legittimare il ricorso al potere extra ordinem da parte del Sindaco: la potenzialità di un pericolo grave per l'incolumità pubblica è sufficiente a giustificare il ricorso all'ordinanza contingibile ed urgente, anche qualora essa sia nota da tempo o “si protragga per un lungo periodo senza cagionare il fatto temuto, posto che il ritardo nell'agire potrebbe sempre aggravare la situazione, nonché persino allorquando il pericolo stesso non sia imminente, sussistendo, comunque, una ragionevole probabilità che possa divenirlo, ove non si intervenga prontamente in seguito al riscontrato deterioramento dello stato dei luoghi” (ex multis, T.A.R. Lazio, Roma, sez. II bis, 24/04/2019 n. 5237). Le ordinanze contingibili e urgenti sono infatti provvedimenti atipici volti ad assicurare elasticità di manovra all'Amministrazione nel prevenire il perpetrarsi di gravi danni all'incolumità pubblica, spesso irreparabili a posteriori, proprio come quelli che potrebbero conseguire all'eventuale cedimento di porzioni di un complesso immobiliare. Deve altresì rammentarsi che condizione di legittimo utilizzo dei poteri di ordinanza ex art. 50 e 54 del d.lgs. 267/2000 è “l'esistenza di una situazione eccezionale e imprevedibile: tale presupposto, tuttavia, va interpretato nel senso che rileva non la circostanza (estrinseca) che il pericolo sia correlato ad una situazione preesistente ovvero a un evento nuovo e imprevedibile, ma la sussistenza (intrinseca) della necessità e dell'urgenza attuale di intervenire a difesa degli interessi pubblici da tutelare, a prescindere sia dalla prevedibilità, che, soprattutto, dall'imputabilità se del caso perfino all'Amministrazione stessa della situazione di pericolo che il provvedimento è rivolto a rimuovere” (T.A.R. , Roma , sez. II , 04/12/2019 , n. 13898).
Tar Lazio, sede di Roma, sez. II-bis, 5 luglio 2022, n. 9156

Ordinanza contingibile e urgente – Comproprietari – Destinatari del provvedimento - Responsabilità
Non è illegittima l'ordinanza contingibile e urgente ove l'ente comunale non l'abbia indirizzata a tutti i comproprietari dei fondi da cui derivava il percolo accertato, atteso che l'ordinanza sindacale emessa ai sensi dell'art. 54 comma 2, d.lgs. n. 267 del 2000, stante la sua natura contingibile e urgente, al pari di un'ordinanza di demolizione, è legittimamente indirizzabile, in ragione della relativa responsabilità solidale, ad un solo comproprietario, autonomamente ed immediatamente chiamato ad adoperarsi per eliminare lo stato di pericolo, onde così personalmente sottrarsi alle misure coercitive adottabili dall'autorità amministrativa e all'azione penale esercitabile da quella giudiziaria, potendo, comunque, il comproprietario pretermesso autonomamente tutelarsi entro il termine decorrente dalla piena conoscenza dell'emesso provvedimento interinale.
Tar Campania, sede di Napoli, sez. V, 11 luglio 2022, n. 4653

Ordinanza contingibile e urgente – Art. 50, co. 5, Tuel – Art. 50, co. 7-ter, Tuel – Potere extra ordinem – Contenuto tipico
Ai sensi dell'art. 50, comma 5, del TUEL il Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare ordinanze contingibili e urgenti “in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche”. Il successivo comma 7-ter ammette l'emanazione di regolamenti comunali esecutivi “Nelle materie di cui al comma 5, secondo periodo”. Pertanto, ove un Comune abbia adottato la relativa normativa secondaria, la legittimità dell'ordinanza limitativa degli orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche deve essere vagliata tanto in relazione al TUEL quanto in riferimento al Regolamento comunale di esecuzione, non essendo l'atto comunale assimilabile ai provvedimenti extra ordinem per i quali sussiste unicamente l'attribuzione di un potere finalizzato alla tutela di beni primari, senza alcuna indicazione delle specifiche ipotesi e modalità d'esercizio. In altre parole le ordinanze contingibili in materia di limitazione degli orari degli esercizi commerciali ex art. 50, comma 5, secondo periodo, sono caratterizzate da un nucleo tipico.
Tar Lombardia, sede di Brescia, sez. II, 11 luglio 2022, n. 680

Ordinanza contingibile e urgente – Termine di efficacia – Collegamento alla situazione di pericolo – Attualità del pericolo
L'ordinanza contingibile e urgente, con la quale il Sindaco può fronteggiare le situazioni di emergenza, non può essere impiegata per conferire un assetto stabile e definitivo agli interessi; tuttavia, deve rilevarsi come i provvedimenti contingibili non possano considerarsi automaticamente illegittimi, solo perché sprovvisti di un termine finale di durata o di efficacia, pertanto anche misure non definite nel loro limite temporale possono essere reputate legittime, quando siano razionalmente collegate ad una concreta ed accertata situazione di pericolo. Inoltre, la circostanza che l'ordinanza sia stata adottata dopo alcuni mesi dall'evento pregiudizievole per l'incolumità pubblica non costituisce un profilo di illegittimità e non esime dall'adozione del provvedimento extra ordinem ove perduri la condizione di pericolo concreto, attuale, irreparabile ed imminente per la pubblica incolumità. Ed invero, “Il presupposto per l'adozione dell'ordinanza contingibile e urgente è la sussistenza e l'attualità del pericolo, cioè il rischio concreto di un danno grave imminente per l'incolumità pubblica, l'ordine pubblico e l'igiene, a nulla rilevando che la situazione di pericolo sia nota da tempo, posto che il ritardo nell'agire potrebbe addirittura aggravare la situazione” (T.A.R. Sardegna, n. 286/2017; T.A.R. Lazio, Roma, n. 4191/2016).
Tar Campania, sede di Napoli, sez. V, 14 luglio 2022, n. 4790

Ordinanza contingibile e urgente – Pericolo – Probabilità – Situazione imprevedibile – Tempestività dell'azione
L'ordinanza contingibile e urgente ex art. 54, comma 4, d.lgs. n. 267/2000 può essere adottata, quando il pericolo per la pubblica incolumità non è imminente, ma consiste in una ragionevole probabilità che possa verificarsi, se non si interviene prontamente, anche se tale situazione di pericolo dura da molto tempo e potrebbe protrarsi per un lungo periodo senza alcun crollo delle parti pericolanti dell'edificio. Parimenti, non risulta ostativa all'emanazione dell'ordinanza l'assenza di una situazione accidentale e/o imprevedibile, atteso che anche in tali situazioni l'aggravarsi del pericolo non esime l'Amministrazione dalla tempestiva adozione dei provvedimenti contingibili e urgenti, ma è altrettanto vero che nell'ordinanza nemmeno di tale ragionevole probabilità viene offerta evidente e concreta contezza.
Tar Calabria, sede di Catanzaro, sez. I, 14 luglio 2022, n. 1302

Ordinanza contingibile e urgente – Destinatario del provvedimento – Responsabilità della situazione di pericolo
Non assume decisiva valenza ai fini dell'adozione dell'ordinanza contingibile e urgente l'assenza di responsabilità del destinatario del provvedimento in ordine alla causazione della situazione di pregiudizio per la salute pubblica. Invero, secondo un orientamento più che condiviso, “Le ordinanze contingibili e urgenti, stante l'urgenza di provvedere, prescindono dall'imputabilità delle cause che hanno generato la situazione di pericolo cui si tratta di ovviare. L'ordinanza contingibile e urgente del Sindaco può essere emessa per tutelare il bene supremo della pubblica incolumità, e, di fronte all'urgenza del provvedere all'eliminazione della situazione di pericolo, prescinde dall'accertamento dell'eventuale responsabilità della provocazione di quest'ultimo, poiché non ha natura sanzionatoria (C.d.S., V, 9 novembre 1998, n. 1585). Pertanto, ai fini dell'adozione dell'ordinanza, non rileva chi o cosa abbia determinato la situazione di pericolo che il provvedimento è volto ad affrontare” (Consiglio di Stato, Sez. V, 26 maggio 2015, n. 2610; TAR Sicilia - Palermo, sez. III, sentenza n. 291 del 1° febbraio 2017; TAR Calabria - Reggio Calabria, sentenza n. 437 del 2 luglio 2019).
Tar Campania, sede di Napoli, sez. V, 27 luglio 2022, n. 5052

Ordinanza contingibile e urgente – Potere atipico – Art. 192, D.Lgs. n. 152/2006 – Potere tipico
L'art 50 TUEL consente al Sindaco l'adozione di ordinanze contingibili e urgenti per fronteggiare situazioni di natura eccezionale e di imprevedibile pericolo per l'incolumità pubblica, non rilevando affatto chi o cosa l'abbia determinato e che si tratta di un potere extra ordinem, previsto in deroga al principio di tipicità dei provvedimenti amministrativi e che può essere esercitato solo ove gli ordinari mezzi offerti dall'ordinamento giuridico risultino inadeguati (contingibilità). Invece, l'art 192 Testo Unico Ambientale, specificamente dettato in tema di rimozione dei rifiuti, prevede l'esercizio di un potere tipico, non solo a carico del soggetto responsabile dello sversamento, ma anche del proprietario e/o gestore di un'area, al quale lo sversamento da parte di altri sia comunque imputabile per dolo e/o colpa. Ne consegue – secondo le consolidate regole ermeneutiche – che, qualora sussistano i presupposti per l'esercizio del potere tipico, diviene inapplicabile la disciplina dell'art. 50 TUEL, dal momento che l'ordinanza contingibile e urgente potrà essere adottata solo in presenza di un evento che esige per sua natura un intervento supplementare, del tutto temporaneo, strettamente finalizzato a superare la contingenza venutasi creare, purché però sia motivata da specifiche e precise ragioni di urgenza e necessità.
Tar Campania, sede di Napoli, sez. V, 8 agosto 2022, n. 5324

Ordinanza contingibile e urgente – Termine di efficacia – Collegamento con la situazione di pericolo – Attualità del pericolo
L'ordinanza contingibile e urgente, con la quale il Sindaco può fronteggiare le situazioni di emergenza, non può essere impiegata per conferire un assetto stabile e definitivo agli interessi; tuttavia, deve rilevarsi come i provvedimenti contingibili non possano considerarsi automaticamente illegittimi, solo perché sprovvisti di un termine finale di durata o di efficacia, pertanto anche misure non definite nel loro limite temporale possono essere reputate legittime, quando siano razionalmente collegate ad una concreta ed accertata situazione di pericolo. Inoltre, la circostanza che l'ordinanza sia stata adottata dopo alcuni mesi dall'evento di pericolo non costituisce un profilo di illegittimità e non esime dall'adozione del provvedimento extra ordinem ove perduri la condizione di pericolo concreto, attuale, irreparabile ed imminente per la pubblica incolumità. E invero, Il presupposto per l'adozione dell'ordinanza contingibile e urgente è la sussistenza e l'attualità del pericolo, cioè il rischio concreto di un danno grave imminente per l'incolumità pubblica, l'ordine pubblico e l'igiene, a nulla rilevando che la situazione di pericolo sia nota da tempo, posto che il ritardo nell'agire potrebbe addirittura aggravare la situazione.
Tar Campania, sede di Napoli, sez. V, 30 agosto 2022, n. 5544