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La Lombardia doppia il target Ue. E uno su 5 ha già un contratto

Ogni giorno entrano nel programma Gol 850 persone, in cinque mesi oltre 64mila prese in carico: più della metà sono diplomati e laureati<br/>

di Cristina Casadei

Ogni giorno in Lombardia ci sono più di 850 persone che vengono inserite nel programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori), su cui la Regione, entro metà novembre raggiungerà il target nazionale previsto per il 2022 (giugno-dicembre), considerato che le prese in carico hanno già superato quota 64mila, secondo gli ultimi dati forniti dall’assessorato al Lavoro (28 ottobre). Non solo, di questo passo la Regione doppierà anche il target Ue per accedere ai fondi del Pnrr. Gli ultimi numeri ci dicono che è già stato superato il 90% dell’obiettivo nazionale assegnato, pari a oltre 69mila persone prese in carico, il doppio di quello europeo, circa 34.500. In meno di due settimane la Lombardia conta di effettuare il sorpasso. Ma c’è di più, perché sono 15mila le persone che hanno già un contratto con una Cob (comunicazione obbligatoria) attiva.

L’asssessore alla Formazione e al Lavoro, Melania Rizzoli, spiega che la sfida di Gol è stata affrontata «dal primo momento con grande energia e responsabilità, valorizzando il nostro consolidato modello di politiche attive, basato sulla libertà di scelta della persona, sull’orientamento al risultato occupazionale e sulla collaborazione tra rete dei centri per l’impiego e sistema degli accreditati. Possiamo dire di aver raggiunto ormai quasi completamente e con largo anticipo, i risultati che ci erano stati assegnati. Siamo consapevoli che c’è un forte bisogno di semplificare e di rendere più efficaci le politiche attive del lavoro, e sono certa che con il nuovo Governo e soprattutto con il Ministro Calderone riusciremo a migliorare sempre di più il sistema».

La presa in carico dei candidati non è che la primissima tappa attraverso cui passa chi entra nel programma Gol e viene svolta per lo più dai Centri per l’impiego (Cpi) che poi indirizzano le persone verso gli annunci del mercato del lavoro o verso piani di formazione, direttamente, o attraverso operatori privati accreditati che offrono questo tipo di servizi. Nel caso della Regione Lombardia, tra il 75 e l’80% dei candidati viene trasferito dai Cpi agli operatori accreditati: si tratta di un dato tendenziale, in evoluzione, certamente in regione le Agenzie del lavoro hanno potenziato con numerose assunzioni sia i servizi di collocamento che di formazione.

Tra i candidati profilati, la metà potrebbero essere inseriti velocemente nel mercato del lavoro. Come spiega il direttore generale Formazione e Lavoro della Regione, Paolo Mora, «se guardiamo al percorso educativo dei candidati circa il 13% è laureato, mentre più del 43% ha un diploma di scuola media superiore. Una percentuale al di sotto del 6% non ha titoli di studio, mentre i restanti hanno la licenza media. Tra i cosiddetti profilati, c’è una netta prevalenza di donne che rappresentano il 61,9%, un po’ meno dei due terzi. L’età media è 56 anni».

In Lombardia, il lavoro che è stato fatto da giugno in poi, però, non è solo la presa in carico. Molte persone sono infatti state già avviate in percorsi di lavoro vero e proprio. Più di 15mila candidati che hanno una comunicazione obbligatoria attiva, quindi il 21,4%, secondo l’ultimo dato disponibile, hanno un contratto. Per 2.749 si tratta di tirocini, ma per tutti gli altri, quasi 13mila, veri e propri contratti di lavoro. Nel dettaglio dei 15.726 casi, 408 hanno un contratto di apprendistato con una retribuzione mediana annua di 14.215 euro, 1.473 altri contratti con una retribuzione di 13.342 euro. Poi ce ne sono 1.595 con contratto a tempo indeterminato con 19.559 euro di retribuzione. In 2.749 sono tirocinanti con una retribuzione mediana di 2.400 euro. Infine la parte più consistente, 9.501, hanno un contratto a termine e una retribuzione mediana di 17.754 euro. I dati a consuntivo di settembre e ottobre, due mesi in cui tipicamente ci sono molte assunzioni nel mercato del lavoro, potrebbero ulteriormente migliorare il quadro.

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