Urbanistica

Le riforme del Pnrr, alle Camere le linee guida sul trasporto locale

Il ministro Giovannini ha inviato il documento finale della commissione Mattarella

di Giorgio Santilli

Un decalogo di proposte da cui far ripartire una discussione virtuosa sulla riforma del trasporto pubblico locale. Fra i punti più qualificanti, lo sviluppo della raccolta dati attraverso la digitalizzazione, il superamento del sistema delle proroghe di affidamenti lunghi, per favorire invece la concorrenza, gli incentivi alle aggregazioni, l'aumento del finanziamento pubblico con l'introduzione di risorse per l'innovazione e la crescita della qualità dei servizi.È questo, in sostanza, il documento finale della commissione di studio sul Tpl presieduta da Bernardo Giorgio Mattarella, inviato in Parlamento dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. L'obiettivo del ministro è proprio «avviare un dibattito per aggiornare il quadro normativo»: il confronto si terrà nelle commissioni Trasporti della Camera e del Senato, guidate rispettivamente da Raffaella Paita (Iv) e Mauro Coltorti (M5s).

La sintesi del documento evidenzia dieci aspetti su cui è necessario intervenire per migliorare la gestione, rinnovare il parco circolante, incentivare la raccolta di dati, accrescere e rendere più efficiente il finanziamento pubblico al settore. Al miglioramento della gestione vanno quattro punti: 1) ripensare l'assetto regolatorio, dando all'Art anche la funzione di coordinatore di una rete di regolatori regionali; 2) tutelare l'utenza attraverso il processo di regolazione, favorendo il mantenimento da parte dei gestori dei risultati in termini di qualità dei servizi; 3) superare l'attuale frequente regime di proroga di vecchi affidamenti e introdurre concorrenza dove può esservene, limitando i diritti esclusivi e tenendo conto dei nuovi servizi di mobilità; 4) incentivare l'aggregazione tra gli operatori, mentre la dimensione dei bacini di utenza e dei lotti oggetto di affidamento deve seguire criteri che tengano conto dei contesti e dei tipi di servizio.

Al capitolo rinnovo del parco circolante attengono due raccomandazioni: la prima è di predisporre «infrastrutture dedicate alla mobilità elettrica», non solo con stazioni di ricarica ai capolinea e nei depositi, ma anche con «uno sviluppo dell'offerta di generazione coerente con il significativo aumento della domanda»; la seconda, già prevista nel Pnrr, è la riduzione dell'anzianità del parco circolante e l'acquisto di mezzi meno inquinanti. La relazione dà poi grande importanza al tema della raccolta dei dati, in particolare favorendo la bigliettazione elettronica, che consente di raccogliere i dati corsa per corsa e tenere sotto controllo il numero dei passeggeri lungo l'arco della giornata e nel corso dell'anno per una miglior programmazione del servizio.

Infine i punti relativi al finanziamento, che, coprendo oggi con il Fondo nazionale solo il 40% dei costi, è insufficiente e va incrementato. Bisogna però favorire anche modalità di ripartizione che affianchi al criterio della spesa storica incentivi all'innovazione e all'efficienza della spesa. La perequazione, per esempio, va utilizzata per standardizzare i livelli di servizio, mentre bisogna introdurre elementi e procedure di premialità/penalità.

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