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Scioperi nel pubblico impiego, il «Cruscotto» manda in soffitta la comunicazione della Funzione pubblica

La tradizionale nota trasmessa alle pubbliche amministrazioni in caso di proclamazione lascia il posto alla pubblicità digitale

di Consuelo Ziggiotto e Salvatore Cicala

La tradizionale nota trasmessa dalla Funzione pubblica alle pubbliche amministrazioni in caso della proclamazione di azioni di sciopero lascia il posto alla pubblicità resa sul «Cruscotto degli scioperi nel pubblico impiego». È quanto si apprende nella nota DFP-0044693-P-31/05/2022 inviata in questi giorni a tutte le Pa dall'Ufficio relazioni sindacali di Palazzo Vidoni.

I nuovi sistemi di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche e di reingegnerizzazione dei processi organizzativi, finalizzati a garantire una maggiore efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, hanno reso necessario un intervento di restyling delle procedure di pubblicità adottate dalla Funzione pubblica in caso di proclamazione di azioni di sciopero.

La comunicazione inviata alle amministrazioni nel caso di proclamazione di uno sciopero viene così rimpiazzata dalla pubblicità resa esclusivamente tramite il «Cruscotto degli scioperi nel pubblico impiego», consultabile sul sito istituzionale del Dipartimento della funzione pubblica.

Il Cruscotto, ormai pienamente operativo dall'anno 2020, è lo strumento attraverso il quale il Dipartimento, in base a quanto disposto dalla legge 12 giugno 1990 n. 146, adempie all'obbligo di comunicazione di tutte le informazioni relative agli scioperi, compresi i dati di adesione.

La piattaforma contiene i dati, in ordine cronologico sugli scioperi del pubblico impiego (date e modalità di svolgimento, di differimento e di eventuale revoca dello sciopero; sigle delle organizzazioni sindacali che lo proclamano, il personale interessato e i dati di adesione ufficialmente dichiarati dalle amministrazioni).

Con la pubblicazione sul Cruscotto, le amministrazioni sono tenute ad attuare tutti gli adempimenti di propria competenza, quali le comunicazioni all'utenza e la rilevazione delle adesioni allo sciopero mediante tramite l'applicativo Gepas (raggiungibile sulla piattaforma «PerlaPa»), nonché alla riduzione delle retribuzioni in corrispondenza della durata dell'astensione dal servizio.

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