Urbanistica

Bonus edilizi, quarta cessione aperta a tutte le partite Iva

Dl aiuti, il correttivo del governo che prova a sbloccare il mercato dei crediti. La compensazione di debiti e crediti Pa diventa strutturale

di Marco Mobili

Il Governo non arretra di un centimetro e nella riscrittura dell'emendamento sul Superbonus non va oltre a quanto annunciato due giorni fa alla maggioranza: cessione dei crediti aperta a tutte le partite Iva con esclusione dei soli consumatori finali. Stop a ogni possibile proroga o alle altre aperture chieste dalla maggioranza per rianimare il mercato dei crediti e di conseguenza l'intero comparto dell'edilizia. La proposta sarà messa ai voti nella notte dopo che ieri ha scatenato la protesta di una parte dell'opposizione con i deputati di Alternativa che hanno occupato il tavolo della presidenza della sala del Mappamondo per impedire la ripresa dei lavori delle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera. Il blocco ha imposto alle due Commissioni di traslocare nell'Aula dei Gruppi e riprendere i lavori per procedere all'esame degli altri emendamenti. Lavori sospesi poi in attesa del deposito in serata, da parte del Governo, del nuovo decreto taglia bollette e salva stoccaggi di gas da oltre 7 miliardi approvato poche ore prima a Palazzo Chigi.

Nel dettaglio il correttivo sul Superbonus, come anticipato su Il Sole 24 Ore di mercoledì scorso, rivede la possibilità concessa a banche e istituti finanziari qualificati di poter effettuare la cosiddetta quarta cessione dei crediti dei bonus edilizi solo a propri correntisti, oppure a correntisti della banca capogruppo, qualificabili sempre come clienti professionali. La cessione, con la riformulazione del Governo, potrà essere dunque effettuata nei confronti di tutte le partite Iva lasciando fuori, come detto, solo i consumatori. Ma per la maggioranza la partita non è del tutto chiusa. In attesa del deposito ufficiale del nuovo emendamento riformulato, il Pd ha consegnato alcuni ritocchi che punterebbero a risolvere i problemi dei crediti incagliati riferiti alle cessioni e agli sconti in fattura inviati alle Entrate dal 1° gennaio 2021 . Ma soprattutto punterebbero a escludere la responsabilità in solido per i cessionari, vero freno alla ripresa delle cessioni dei crediti.

Novità in arrivo ancora per la riscossione. Dopo il via libera all'emendamento sulla semplificazione delle rateizzazioni delle cartelle fino a 120mila euro, ma su cui il Movimento 5Stelle ha sottolineato come il correttivo approvato non risolve le posizioni dei contribuenti già decaduti dalle rate, le Commissioni hanno approvato la norma che rende strutturale la possibilità per i fornitori delle pubbliche amministrazioni di poter compensare i crediti vantati con la Pa con possibili debiti maturati con lo Stato.Nel decreto Aiuti arriva anche un'estensione del golden power, ossia l'esercizio dei poteri speciali blocca acquisizioni che il Governo può esercitare per tutelare beni e imprese ritenuti di rilevanza strategica per il Paese. Il golden power potrà essere applicato anche alle concessioni geotermiche per evitare che lo sfruttamento delle risorse energetiche finisca nella disponibilità di fondi stranieri.

Dopo il blocco in tutti i porti delle marinerie per il caro gasolio arriva, con la spinta della Lega e di Forza Italia, un fondo da 23 milioni di euro destinato a finanziare il credito d'imposta per la pesca fino al prossimo 31 dicembre. Sul fronte agricolo, invece, va registrata l'approvazione dell'emendamento che, al fine di garantire la continuità aziendale delle imprese agricole, fa salvo il diritto di prelazione, se alla scadenza della concessione amministrativa o del contratto di affitto a manifestare interesse siano «giovani imprenditori agricoli, di età compresa tra i 18 e i 40 anni». L'assegnazione dei terreni, dispone ancora l'emendamento approvato, avviene al canone base indicato nell'avviso pubblico o nel bando di gara. In caso di pluralità di richieste da parte di più soggetti con gli stessi requisiti, fermo restando il canone base, si procede con un sorteggio tra gli stessi. È arrivato, infine, anche il via libera all'ulteriore finanziamento per la gestione dei beni congelati agli oligarchi russi. Da marzo ad oggi salgono a oltre 20 milioni di euro i fondi per la gestione e il mantenimento dei beni affidati al Demanio. Come anticipato ieri su queste pagine, inoltre, la nuova norma prevede anche la possibilità di iscrivere con procedura semplificata i beni sequestrati a nome dello Stato senza alcun versamento di imposte di bollo o tasse.

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