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Bilanci locali al 31 marzo ma è stallo sui conti 2023

Domani gli amministratori dovrebbero dare parere negativo alla proposta di ripartizione del fondo di solidarietà comunale 2023

di Gianni Trovati

Arriva il (primo?) rinvio per i bilanci preventivi e le delibere tributarie degli enti locali. Ma come sempre la proroga, anticipata sul Sole 24 Ore di sabato, sposta senza risolvere i problemi dei conti, che rimangono in stallo. E domani gli amministratori dovrebbero dare parere negativo alla proposta di ripartizione del fondo di solidarietà comunale 2023, cioè ai numeri chiave per la finanza locale dell’anno prossimo.

Il punto è che mentre sul contrasto al caro bollette la macchina degli aiuti funziona, e ieri nella stessa conferenza Stato-Città che ha prorogato i termini del bilancio è passato il decreto con la ripartizione della nuova rata da 150 milioni per la fine dell’anno stanziata dal governo con il decreto Aiuti-quater, è la gestione ordinaria a sollevare i problemi principali. In gioco, come da tradizione, c’è l’aumento della «perequazione», cioè della quota di fondo di solidarietà distribuita in base alla differenza fra capacità fiscali e costi standard, che però per l’anno prossimo non appare coperta dai fondi per evitare perdite di fondi ai Comuni “svantaggiati” dal meccanismo. E soprattutto ci sono i tagli prodotti dalla spending review informatica e i costi aggiuntivi per l’una tantum ai dipendenti. I sindaci misurano il problema in almeno 400 milioni di euro: troppi per una manovra che con la stessa cifra deve finanziare tutti gli emendamenti parlamentari.