Imprese

A2A, redditività record - Stop alle trattative per la jv con Ardian

Proposto un dividendo in robusta crescita (+13% a 0,0904 euro)

di Cheo Condina

A2A chiude il 2021 con utili netti superiori a mezzo miliardo di euro e con un mol record ma annuncia l’interruzione delle trattative con Ardian per realizzare la maxi joint venture da 4,5 miliardi sulla transizione energetica. Proposto dal cda anche un dividendo in robusta crescita rispetto al precedente (+13% contro il +3% da piano) a 0,0904 euro: significa un dividend yield di circa il 7% e un monte cedole di 283 milioni, ovvero oltre 70 milioni a testa per i Comuni di Milano e di Brescia.

Il balzo dei ricavi dà la misura dell’eccezionalità della seconda parte del 2021: a seguito del rincaro delle commodity sono cresciuti del 69% a 11,5 miliardi mentre il margine operativo lordo si è attestato a 1,42 miliardi (+19%). L’utile netto consolidato è arrivato a 504 milioni (+38%), di cui circa 100 milioni derivano da un effetto fiscale positivo, ha spiegato il ceo Renato Mazzoncini: al netto delle componenti straordinarie l’incremento dei profitti è comunque del 19%. Ciò mentre gli investimenti hanno raggiunto 1,79 miliardi (sostanzialmente raddoppiati sul 2020), la posizione finanziaria netta, soprattutto in ragione dell’M&A, è aumentata a 4,11 miliardi (da 641 milioni) e la produzione da rinnovabili è passata dai 129 GWh del 2020 a 313 GWh. Proprio l’apporto dei nuovi impianti green è stato tra le componenti che ha spinto la filiera generazione e trading della multiutility (favorita soprattutto dai servizi di dispacciamento): ad essa fa capo un contributo al mol consolidato di 368 milioni (+37%).

Al di là dei conti, la notizia di ieri è l’interruzione della joint venture con Ardian «legata al fatto che siamo in uno scenario energetico che rende tutti i numeri ballerini», ha spiegato Mazzoncini. «In questo momento è necessario concentrare gli sforzi dell’azienda per gestire l’attuale situazione, valutazioni di tipo strategico si potranno fare solo quando si capirà in che nuovo mondo si atterrerà» una volta conclusa la guerra in Ucraina. «La relazione con Ardian che è partita a giugno ed è arrivata ad oggi ha comunque prodotto risultati: i portafogli eolici che abbiamo rilevato sono il risultato di mesi di lavoro», ha tenuto a precisare il manager, facendo notare che il negoziato era partito su un certo perimetro di asset ma poi sono iniziati «problemi seri con la tematica dell’idroelettrico, che era quasi il 50% della newco, in relazione alla confusione su cui ci stiamo muovendo come Paese» sul tema delle concessioni.

Ardian da parte sua «ha preso atto della volontà da parte di A2A di interrompere i negoziati, anche a causa dell'attuale contesto geopolitico che ha aggiunto un ulteriore elemento di complessità», confermando il suo impegno per la transizione energetica in Europa e in particolare in Italia, paese nel quale è presente da più di quindici anni con investimenti nel settore.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©