Amministratori

Anpr, addio per sempre ai registri di stato civile in versione analogica

L'univocità di ogni atto riportato in Ansc è resa possibile tramite l'assegnazione di una numerazione progressiva

di Amedeo Di Filippo

Il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell'nterno informa circa le modalità e i tempi di adesione da parte dei Comuni all'archivio nazionale informatizzato dei registri di stato civile, con conseguente dismissione della versione analogica.

L'articolo 62 del Codice dell'amministrazione digitale ha istituito l'Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Con le modifiche introdotte dal Dl 36/2022, il comma 2-bis dispone che l'Anpr debba contenere anche l'archivio nazionale informatizzato dei registri di stato civile (Ansc) tenuto dai comuni e fornire i dati ai fini della tenuta delle liste di leva. Le modalità e i tempi di adesione da parte dei comuni all'archivio nazionale informatizzato, con conseguente dismissione della versione analogica dei registri di stato civile, sono definiti con uno o più decreti del Ministro dell'Interno, con cui vengono assicurati l'aggiornamento dei servizi resi disponibili dall'Anpr alle pubbliche amministrazioni, agli organismi che erogano pubblici servizi e ai privati nonché l'adeguamento e l'evoluzione delle caratteristiche tecniche della piattaforma di funzionamento dell'Anpr. Onere assolto dal Viminale con il Dm 18 ottobre 2022, che ha inserito l'Ansc nell'Anpr secondo quanto disposto dall'articolo 10, comma 1, del Dl 78/2015.

I Comuni fruiscono dei servizi resi disponibili per l'utilizzo dell'Ansc per tutti gli adempimenti previsti in materia di iscrizione, trascrizione e annotazione degli atti nei registri dello stato civile, nonché di comunicazione degli atti stessi. L'ufficiale dello stato civile iscrive, trascrive e annota nell'Ansc gli atti allegando gli originali o le copie informatiche. Ansc consente l'estrazione della copia su supporto analogico del documento informatico munita di contrassegno. Tutte le comunicazioni tra ufficiali dello stato civile e verso gli ufficiali di anagrafe sono assicurate tramite i servizi resi disponibili dall'Ansc, che archivia e conserva gli atti dello stato civile e i relativi metadati. Il ministero dell'Interno mette a disposizione dei comuni un servizio centralizzato di archiviazione e conservazione. Ai cittadini è reso disponibile il servizio di richiesta e rilascio telematico dei certificati dello stato civile.

Con la circolare n. 8/2023, il Dait scrive ai prefetti per ricordare la pubblicazione del Dm 18 ottobre 2022, che disciplina la completa informatizzazione dei registri dello stato civile tenuti dai comuni (nascita, matrimonio, unione civile, cittadinanza e morte), centralizzando i relativi atti in un unico archivio nazionale gestito dal ministero. Evidenzia in particolare che il Dm dismette la versione analogica dei registri senza però incidere sulla disciplina vigente in materia di ordinamento dello stato civile, che garantisce la immodificabilità degli atti dopo la sottoscrizione dell'ufficiale dello stato civile, salvo eventuali successive rettificazioni o correzioni con le modalità prescritte dalla normativa vigente e assicura la puntuale osservanza delle regole riguardanti l'iscrizione, la trascrizione e l'annotazione. L'univocità di ogni atto riportato in Ansc è resa possibile tramite l'assegnazione di una numerazione progressiva, costituita da una stringa contenente una serie di elementi che consentono l‘identificazione e la puntuale individuazione da parte del Comune.

Ricorda il Dipartimento che resta preclusa la possibilità di rilascio automatico degli estratti ed è necessario il "filtro" dell'ufficiale dello stato civile in quanto alcuni dati in essi contenuti potrebbero essere ritenuti non estensibili. Sono inoltre messi a disposizioni dei prefetti e dei loro delegati profili di accesso per consentire l'effettuazione delle verifiche prescritte dall'ordinamento dello stato civile.

Per quanto concerne l'applicazione delle norme nel periodo antecedente all'adesione dei comuni all'Ansc, il Viminale rappresenta che è in corso una fase di testing cui farà seguito un periodo di adozione controllata da parte dei comuni che si renderanno disponibili, al termine del quale gli enti locali potranno aderire gradualmente entro diciotto mesi dalla data della comunicazione della messa a disposizione del servizio in ambito nazionale.

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