Imprese

Edilizia, con il nuovo contratto aumento di 92 euro. Sindacati: giusto riconoscimento ai lavoratori

Garantola (vicepresidente Ance): premiate le imprese che rispettano il contratto

di Cristina Casadei

Aumento di 92 euro al primo livello e scadenza al 30 giugno del 2024. È quanto previsto dal nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dell’edilizia che riguarda oltre un milione di lavoratori ed è stato siglato ieri sera da Ance, Alleanza delle cooperative (LegaCoop, Confcooperative, Agci) e Fillea Cgil, Filca Cisl e FenealUil. Le parti hanno condiviso di spostare in avanti nel tempo le tranche degli aumenti per conciliare la richiesta dei sindacati di dare un messaggio forte sul fronte economico e delle competenze, con l’esigenza di sostenibilità delle imprese che sono sì alle prese con una certa euforia del mercato, ma sono anche gravate da un cuneo contributivo e fiscale tra i più elevati del sistema produttivo e dal tema dei prezzi.

L’aumento è infatti di 92 euro a parametro 100, ma arriva già a 107 euro al secondo livello: si tratta quindi di una risposta salariale importante che «è un giusto riconoscimento alle professionalità dei lavoratori», dicono i tre segretari generali, Alessandro Genovesi della Fillea Cgil, Enzo Pelle della Filca Cisl e Vito Panzarella della Feneal Uil. A questo si aggiunga l’attenzione ai giovani: «Abbiamo scelto di investire molto su di loro, attraverso un premio dedicato a chi entra, al termine dei primi 12 mesi di lavoro, che vuole aumentare anche l’attrattività del settore».

I fattori che caratterizzano il nuovo contratto, oltre alla parte economica e all’attenzione ai giovani, riguardano però la formazione e la sicurezza e la qualificazione delle imprese e delle competenze. Sulla sicurezza, come spiegano i tre segretari generali è stato portato «all’1% della massa salariale il contributo dell’ente unificato formazione sicurezza e viene costituito il catalogo formativo nazionale, con un richiamo dei lavoratori anticipato rispetto a quanto previsto dalla norma di legge. Inoltre è stato stabilito un ulteriore aumento dello 0,20 destinato a premiare le aziende che indirizzeranno i lavoratori alla formazione. Nel contratto viene infine recepito, sia per le opere pubbliche che per quelle private la disponibilità a lavorare h24, 7 giorni su 7, previa contrattazione, ma con almeno 4 squadre e massimo 8 ore di lavoro, previo accordo con i sindacati, per garantire la massima sicurezza».

Il vicepresidente Ance per le relazioni industriali, Marco Garantola, sottolinea che a qualificare questo contratto «è l’investimento nel nostro sistema bilaterale per la formazione e la sicurezza che testimonia l’impegno su entrambi i fronti. Il settore non chiede solo contributi al Governo, ma punta risorse consistenti su questi capitoli. Dall’accordo emerge anche la volontà di premiare le imprese che rispettano il contratto, valorizzandole attraverso la previsione di una premialità sulla formazione. Con i sindacati vi è inoltre l’impegno a portare avanti l’avviso comune davanti alle istituzioni, a sostegno di tutto il settore nella realizzazione delle opere del Pnrr e per affrontare in modo unanime molti temi urgenti, tra cui l’aumento dei prezzi e le conseguenze per lavoratori e imprese».

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