Appalti

Autostrade, pubblicata la decisione Ue: l’80% dei lavori in gara è principio generale

di Alessandro Arona

La Commissione europea ha pubblicato ieri il testo ufficiale della decisione C(2018) 2435 presa dall'esecutivo di Bruxelles il 27 aprile scorso in materia di proroghe di alcune concessioni autostradali italiane, chiesta dal precedente ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. La decisione conferma il via libera (da confermare con atti aggiuntivi da parte del Mit con le società) a 4 anni di proroga per Autostrade per l'Italia, a fronte di investimenti per 7,938 miliardi di euro con incrementi tariffari inferiori a quanto oggi previsto, e 4 anni a Satap A4 (Gruppo Gavio) per finanziare in cross-financing il completamento della Asti-Cuneo. La Commissione impone però come condizione, sia per Aspi che per la Asti-Cuneo, che l'80% dei lavori da realizzare siano affidati a imprese di costruzione “terze”, con gare europee. Un principio affermato come irrinunciabile e generale per le società che gestiscono concessioni non affidate con gara.
La Commissione afferma che la proroga senza gara delle concessioni, ai fini di rendere realizzabili ingenti investimenti senza gravare troppo sulle tariffe, può essere compatibile con le regole europee sulla concorrrenza solo a fronte di una serie di severi paletti quali un tetto annuale agli aumenti tariffari (al massimo, ogni anno, il tasso di inflazione maggiorato dello 0,5%), tetti alla remunerazione dei soci, controlli sugli investimenti, misure per ridurre eventuali “sovracompensazioni”, e impregni del governo italiano sulle concessioni da mettere in gara. Tra i paletti anche l'obbligo dell'80% dei lavori in gara: e la commissione scrive che questo accordo con l'Italia - fatto nel 2017 - deve valere come principio generale, anche se ci sono state in seguito modifiche normative. Anzi, «ci si apsetta che tutti gli accordi siano trasferiti in un modificato quadro normativo e regolatorio».

Potrebbe dunque essere a rischio infrazione europea la modifica al Codice appalti introdotta dalla legge di Bilancio 2018 che riabbassava dall'80 al 60% la quota di lavori delle concessionarie autostradali da mettere in gara. Sicuramente Aspi e Satap, se il Ministro Toninelli andrà avanti sulla strada delle proroghe, dovranno applicare l'80%. Ma leggendo il testo defiitivo della delibera sicuramente all'ufficio legislativo del Mit dovrà essere fatta qualche riflessione sull'eventuale ritorno in via generale, nella legge, all'80%.

La decisione Ue sulle autostrade

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