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Ragioneria generale: pronti i modelli per certificare spese e fondi accantonati (da restituire)

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Avviati, con la pubblicazione del modello dettagliato dei ristori di entrata e spesa, i motori della certificazione Covid-19 riferita all’anno 2022, terzo (e ultimo) anno di applicazione. Da ieri, la Ragioneria generale dello Stato ha reso disponibile, sul sito web del pareggio di bilancio, il modello contenente l’elenco analitico delle risorse, riassunte nelle voci «Ristori specifici entrata (B)» e «Ristori specifici spesa (E)», della certificazione da presentare entro il 31 maggio 2023.

I ristori specifici di entrata 2022 abbracciano i contributi per: minori entrate derivanti dall’esenzione Imu per il settore dello spettacolo; minori entrate del soggiorno; compensazione riduzione dei ricavi tariffari; minori entrate dell’ex Cosap e Tosap, sia per proroga dell’esonero fino al 31 marzo 2022 sia per spettacolo viaggiante e attività circensi fino al 30 giugno 2022.

I ristori specifici di spesa comprendono le rispettive risorse assegnate per l’anno 2022 e anche quelle attribuite negli anni 2020 e 2021, ma non utilizzate al 31 dicembre 2021. Entrano nella certificazione Covid-19, come ristori di spesa dell’anno 2022: il fondo sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali dei comuni nelle aree interne; il fondo per l’erogazione del trasporto scolastico in conformità alle misure Covid-19; il finanziamento servizi aggiuntivi trasporto pubblico locale; i contributi centri estivi e il contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas.

Per ciascun ristoro di entrata e di spesa 2022 sono riportati anche i provvedimenti attuativi della norma istitutiva. I dati relativi alle assegnazioni 2022, avverte la Ragioneria, saranno aggiornati a seguito dell’emanazione dei decreti di assegnazione, anche successivamente alla data di messa in linea del modello Ristori Covid-19/2022 e dei modelli relativi alla certificazione per l’anno 2022. Inoltre, il fondo aree interne è valorizzato solo per la quota parte dell’assegnazione 2022 attribuita a seguito dell’emergenza Covid-19, che è pari alla metà del contributo attribuito con l’allegato 2 del Dpcm 24 settembre 2020.

I ristori di spesa, riferiti agli anni 2020 e 2021, non utilizzati sono tratti dall’apposita sezione compilata della certificazione Covid-19 inviata per l’anno 2021 (si fa riferimento ai modelli inviati e protocollati al 10 gennaio 2023).

Ogni ente può analizzare il proprio modello Ristori Covid-19/2022, disponibile sull’applicazione web del pareggio di bilancio pareggiobilancio.rgs.mef.gov.it, richiamando, dal Menu «Gestione modello», la funzione «Interrogazione/cancellazione Modello».

Ci sono, tuttavia, alcuni enti (riportati in allegato) che non potranno visualizzare il modello Ristori Covid-19/2022 e, conseguentemente, non potranno acquisire il modello Covid-propedeutico all’invio della certificazione Covid-19/2022. Si tratta, nello specifico, di 42 enti che non hanno sanato l’incoerenza dei ristori presente nella certificazione Covid-19/2021, nonostante i solleciti inviati dalla Ragioneria dello Stato.

Queste amministrazioni sono invitate ad inviare la nuova certificazione 2021, contenente i dati coerenti, avvisando dell’avvenuta trasmissione la casella pareggio.rgs@mef.gov.it. Infine, non potranno visualizzare i ristori anche gli 80 enti inadempimenti all’invio della certificazione Covid-19/2021, i quali sono invitati a richiedere la riapertura dei modelli al fine di inviare la certificazione 2021, dalla quale si evincerà l’ammontare dei ristori non utilizzati al 31 dicembre 2021 (questo invio non sanerà il taglio delle risorse).

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