Amministratori

Con la super Anagrafe da oggi 15 certificati si possono avere online

Anpr, sSi può accedere al portale della popolazione residente con Spid, carta di identità elettronica o dei servizi

di Antonello Cherchi e Valeria Uva

Da quello di residenza allo stato civile, dal contratto di convivenza a quello di nascita: da oggi si possono ottenere senza muoversi da casa quindici certificati. Niente file allo sportello comunale: è sufficiente accedere al sito dell’Anagrafe della popolazione residente (Anpr) con le proprie credenziali - Spid, la carta di identità elettronica (Cie) o la carta nazionale dei servizi - e visualizzare sul computer e scaricare i propri certificati o quelli del proprio nucleo familiare.

L’Anpr

La novità è rappresentata dal fatto di poter visualizzare i certificati (fra i quindici accessibili; si veda l’elenco a fianco) tutti insieme e di poterlo fare interrogando un unico portale, quello dell’Anagrafe della popolazione residente. Finora, infatti, era possibile ottenere alcuni certificati online, ma tutto era subordinato al fatto se il comune di riferimento avesse o meno implementato sul proprio sito questa opportunità. In caso contrario, non rimaneva che la strada tradizionale dello sportello.

Accade così che alcune amministrazioni particolarmente avanzate offrano addirittura la possibilità di richiedere online i certificati pure di terze persone - anche estranee al richiedente - purché residenti in un comune collegato con l’Anagrafe della popolazione residente e a condizione che il richiedente possieda Spid (necessario per accedere al servizio online) e conosca il codice fiscale della persona di cui chiede il certificato (si veda Il Sole 24 Ore del 29 marzo scorso).

Di contro, ci sono comuni che ancora non consentono neppure di richiedere i certificati digitali della persona interessata.

Un divario appianato ora dall'Anpr, che avendo raccolto le informazioni contenute nelle anagrafi di oltre 7.800 comuni (ne mancano all’appello poco più di 60, ma prima o poi arriveranno anche loro) e quelle dell’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) è in grado di metterle in rete e di potersi così trasformare nell’unica porta di accesso per la richiesta dei certificati, semplificando la vita ai cittadini.

Se, infatti, è vero che resta anche il canale di accesso ai certificati online attraverso i siti dei singoli comuni (almeno quelli che lo consentono), è altrettanto vero che ricorrere alla soluzione offerta dall’Anagrafe evita di dover compiere il giro d’Italia a quanti hanno bisogno di certificati che si trovano in anagrafi di comuni diversi. Come, per esempio, il caso di chi è nato in un comune ed è residente in un altro.

Le chiavi d’accesso

Il primo passo da fare è collegarsi al sito dell’Anagrafe (anpr.interno.it), andare nella sezione “Servizi al cittadino” e accedere con una delle tre credenziali richieste: l’identità digitale di Spid, la Carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi. Sono le uniche tre “chiavi” che dal 1° ottobre scorso consentono ai cittadini di collegarsi ai servizi online di tutte le pubbliche amministrazioni.

Una volta all’interno della sezione si può accedere ai 15 certificati: li si può visualizzare anche per poter verificare se i dati riportati sono corretti e scaricarli in formato Pdf oppure chiedere di riceverli via mail. C’è anche la possibilità di riunire alcuni certificati (per esempio, cittadinanza, esistenza in vita e residenza) in un unico atto e, per i comuni che adottano una o più lingue, ottenerli tradotti.

La richiesta dei certificati online non riguarda solo il diretto interessato. Quest’ultimo, infatti, può chiedere uno dei 15 certificati - come segnala il ministero dell’Innovazione, che è il regista della novità - anche per i componenti del proprio nucleo familiare (figli, coniuge o chiunque viva con lui) e l’elenco delle persone per le quali l’operazione è consentita viene mostrato dallo stesso portale dell’Anagrafe.

L’acquisizione dei certificati è gratuita, perché gli atti sono esenti dal bollo, ma hanno la medesima validità di quelli ottenuti allo sportello.

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