Imprese

Appalti pubblici, operativa la rete degli osservatori regionali

L'organismo è stato istituito dai presidenti di Regione con Protocollo d'intesa approvato il 28 aprile 2021

di El&E

Si è insediato il Gruppo di Coordinamento Tecnico della Rete degli Osservatori regionali dei contratti pubblici. È dunque ufficialmente operativo il nuovo organismo interregionale istituito dai Presidenti delle Regioni con Protocollo d'intesa approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e sottoscritto il 28 aprile 2021. Nicola Lopane della Regione Puglia è stato nominato coordinatore mentre Andrea Bertocchini della Regione Toscana ricoprirà il ruolo di vicecoordinatore della Rete.

La Rete ridisegna un modello organizzativo di strutture già presenti ed operative presso ogni Regione e Provincia autonoma, con nodo di coordinamento presso Itaca, con l'obiettivo:
1) di rafforzare il sistema degli Osservatori regionali, rendendoli nodi di una "rete" in grado di coprire l'intero territorio nazionale con strutture cui demandare compiti e funzioni omogenee per dare attuazione a quanto previsto dal comma 3 dell'art.29 del DLgs. 50/2016 che richiede alle Regioni ed alle Province autonome di collaborare con gli organi dello Stato alla tutela della trasparenza e della legalità nel settore dei contratti pubblici operando, in particolare, in ambito territoriale a supporto delle stazioni appaltanti nell'attuazione del codice dei contratti pubblici e nel monitoraggio delle fasi di programmazione, affidamento ed esecuzione dei contratti;
2) di favorire la semplificazione degli adempimenti informativi a carico delle stazioni appaltanti, consentendo loro di assolvere ai diversi obblighi (monitoraggio dei contratti pubblici - art. 213 D.Lgs.50/2016; programmazione e pubblicità atti - artt. 21 e 29 del Codice contratti; monitoraggio delle opere pubbliche - Dlgs 229/2012; anticorruzione – L.190/2011; opere incompiute DM 42/2013), evitando duplicazioni nella trasmissione dei dati ed assicurando il pieno rispetto del principio di unicità dell'invio del dato e del luogo di prima pubblicazione.

«Da anni si parla di semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti informativi introdotti dalle numerose norme in materia di trasparenza, pubblicità e monitoraggio degli appalti pubblici a carico delle stazioni appaltanti che ne appesantiscono l'operato, con particolare riferimento agli enti di piccole dimensioni – ha detto il segretario generale della Conferenza delle Regioni Alessia Grillo -. La Rete ha, l'obiettivo proprio di semplificare tali oneri collegandoli ad un nuovo sistema organizzativo e tecnologico strutturato. Ritengo, dunque, importante il ruolo che andrà ad assumere la Rete in previsione dell'esigenza di accompagnare e supportare le amministrazioni locali nell'attuazione degli ingenti investimenti provenienti dal Pnrr».

«Il Codice dei contratti ha assegnato alle Regioni un ruolo di primo piano in materia di tutela della legalità e trasparenza negli appalti, nonché al fine di offrire idoneo supporto alle stazioni appaltanti e monitoraggio delle fasi di programmazione, affidamento ed esecuzione dei contratti - evidenzia Elisa De Berti, presidente di Itaca e vicepresidente della Regione Veneto - con l'obiettivo di rendere più efficiente e qualificato l'intero sistema degli appalti pubblici, in quanto le Regioni sono gli enti più vicini alle amministrazioni locali. Ad Itaca viene assegnato un ruolo fondamentale quale nodo di coordinamento delle Rete e segreteria tecnica di supporto».

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