Appalti

Manutenzione agli aeroporti di Roma, Anac contro Adr: violata la concorrenza

L'Autorità contesta il mancato rispetto del principio di rotazione degli appalti alla società che gestisce Fiumicino e Ciampino

di Mau.S.

Cartellino giallo dell'Autorità Anticorruzione sugli appalti di manutenzione edile gestiti da Aeroporti di Roma. Per l'Anac la società ha violato il principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti e la concorrenza nell'ambito del contratto quadro per i lavori di ristrutturazione e costruzione di nuove opere degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. L'obiezione principale (ma non l'unica) contenuta in un atto del presidente Giuseppe Busia appena pubblicato, riguarda la scelta di invitare alla gara l'impresa precedente affidataria, che poi si è aggiudicata l'appalto, «senza fornire adeguate motivazioni, compromettendo i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, richiamati dal codice appalti». La violazione della concorrenza inoltre sarebbe stata resa «ancora più evidente dalla indeterminatezza dell'oggetto dell'appalto che ha avvantaggiato, rispetto agli altri concorrenti, l'impresa uscente, già a conoscenza del contesto in cui operare», sottolinea l'Autorità.

I fatti
L'Anac si è espressa in seguito a una segnalazione che lamentava come la procedura negoziata a inviti condotta secondo un regolamento Adr fosse stata aggiudicata con un ribasso del 58,13% e prospettava un presunto «orientamento» volto alla «ripetuta aggiudicazione di contratti con ribassi tali da risultare manifestatamente incongruenti, economicamente disallineati, irrispettosi dei principi di economicità, efficacia e trasparenza garantiti dal Codice dei Contratti».

Da parte sua Adr ha precisato che sono «stati selezionati 17 operatori economici a fronte di un numero minimo di 7 previsto per la specifica soglia di importo e natura dell'appalto (1.500.000 euro)» di attività di assistenza edile affidato con la formula dell'accordo quadro «con risultati più che soddisfacenti sia in termini di rapidità operativa che di qualità degli interventi».

Per l'Anac l'appalto è stato però "minato" da pesanti criticità. In particolare le contestazioni riguardano carenza progettuale e indeterminatezza del contenuto dell'oggetto del contratto. Secondo l'Autorità, «la mancanza dei progetti non ha consentito ai concorrenti di stimare adeguatamente gli interventi richiesti con la quantificazione degli importi e ha causato approssimazione nell'elaborazione del prezzo offerto compromettendo la regolarità dello svolgimento della procedura, aggiudicata con il criterio del minor prezzo».

L'alterazione dei principi di concorrenza, secondo Anac, «è confermata dal fatto che la procedura è stata aggiudicata all'impresa appaltatrice uscente, che, conoscendo le caratteristiche dell'appalto, non disponibili in fase di gara per gli altri concorrenti, è risultata in grado di valutare con maggiore compiutezza la consistenza degli interventi e di proporre la migliore offerta economica, formulando il miglior ribasso, pari al 58,13%, oggetto di segnalazione» .Infine Anac indica la mancata applicazione delle norme in tema di anomalia delle offerte, «che avrebbe dovuto indurre Adr a verificare la congruità delle offerte fino all'esclusione automatica delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia dell'offerta indicata nel decreto semplificazioni».

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