Personale

Statali, aumenti in busta solo a luglio ma prima l’extra con gli arretrati

Sdoppiato l’effetto in busta paga del rinnovo contrattuale degli statali delle Funzioni centrali

di Gianni Trovati

«L’aggiornamento dello stipendio» con gli aumenti prodotti dal nuovo contratto «è previsto con la rata stipendiale del prossimo mese di luglio». La comunicazione arrivata in questi giorni ad agenzie fiscali e ministeri sdoppia l’effetto in busta paga del rinnovo contrattuale degli statali delle «Funzioni centrali»: a giugno ci sarà una «emissione straordinaria di pagamenti» che come anticipato su NT+ Enti locali & edilizia del 10 maggio riconoscerà gli arretrati, da 1.300 a 2.500 euro lordi circa a seconda della posizione economica. Mentre l’aumento strutturale sui tabellari dovrà attendere luglio.

Il calendario riguarda in particolare i dipendenti di ministeri e agenzie fiscali. Mentre in altri enti del comparto, che come l’Inps o l’Inail fanno da soli, i soldi sono già arrivati con gli stipendi di maggio. Il contratto, è vero, spiega che la decorrenza dei tabellari è dal «secondo mese successivo a quello di sottoscrizione», e la firma definitiva è arrivata a inizio maggio. Ma l’accordo di merito fra Aran e sindacati porta la data del 5 gennaio, dopo di che il testo ha stazionato a lungo in Ragioneria generale per i controlli prima della certificazione in Corte dei conti e il passaggio finale in consiglio dei ministri. Di qui un certo malumore fra i sindacati. La Flp, che ha intercettato la notizia, fa sapere di «criticare fortemente l’operato di NoiPa»; per i dipendenti però la busta paga straordinaria con gli arretrati alleggerisce un po’ l’attesa.

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