Amministratori

Le Regioni a caccia di investimenti Usa

Fedriga: rilanciare lo sportello unico - Valentini (Mimit): lavoriamo a una governance unitaria

Le Regioni provano a guadagnare spazi utili per attrarre investimenti esteri. Con un occhio particolare alle operazioni dagli Stati Uniti. Ieri a Trieste, nel corso dell’evento Selecting Italy, il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha firmato una lettera di intenti con Andrea Gumina, presidente del Transatlantic investment committee, comitato promosso in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatiche negli Stati Uniti e in Italia. L’obiettivo è facilitare l’arrivo di capitali statunitensi nelle nostre regioni. Gumina ha preannunciato tra l’altro che il Tic lavora a un fondo dei fondi per raccogliere fino a 4 miliardi da investire nei settori dell’Accordo per il Commercio e le Tecnologie siglato da Ue e Usa. Dario Scannapieco , ad di Cassa depositi e prestiti, ha presentato Italy Matches Usa, cioè il lancio di lancio sul mercato americano di Cdp Business Matching, la piattaforma digitale per creare relazioni commerciali tra imprese italiane e statunitensi.

Dai tavoli tematici è emersa tra l’altro la richiesta delle Regioni di migliorare il coordinamento con la governance centrale. «L’idea di un vero sportello unico è il riferimento a cui ispirarsi per accompagnare gli investitori» ha detto Fedriga. Tema che secondo Valentino Valentini, viceministro del ministero delle Imprese e del made in Italy con delega su questa materia, sta trovando sviluppi attraverso il lavoro del Comitato interministeriale attrazione investimenti esteri e la sua segreteria tecnica. Il quadro italiano, secondo l’indice sviluppato da The European House-Ambrosetti, che vede l’Italia al 19esimo posto per attrattività, è sicuramente meno critico di come viene descritto da alcune classifiche internazionali che ci pongono costantemente in posizioni poco nobili. Ma resta oggettivamente un problema di snellimento di procedure e di incertezza normativa e giuridica irrisolto. Per Barbara Beltrame Giacomello, vice presidente per l’internazionalizzazione e presidente dell’advisory board Investitori esteri di Confindustria, una carta importante da giocare è la firma di «protocolli di intesa che coinvolgono le nostre confindustrie regionali e le Regioni per fidelizzare le grandi imprese estere già presenti in Italia e agevolare nuovi investimenti».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©