Imprese

Imprese, Icm festeggia i cento anni con Ebitda in aumento e un picco record di commesse

Nel 2020 ricavi stabili a 363 milioni, Ebitda a 60 milioni (37 del 2019) e contratti per 567 milioni

di El&E

Nonostante la grave pandemia del 2020 che ha comportato un rallentamento generale delle attività e una perdita di produzione, soprattutto in Italia, il gruppo vicentino delle costruzioni Icm spa ha chiuso con un fatturato consolidato equivalente a quello del precedente esercizio (363 milioni di euro), con un Ebitda in aumento (60 milioni nel 2020 e 37 milioni nel 2019), un risultato netto di 1,2 milioni (1,4 milioni nel ‘19), dopo aver effettuato accantonamenti a fondi per 8,7 milioni. La posizione finanziaria netta è pari a 85,9 milioni di Euro (76 milioni nel 2019) e la struttura finanziaria risulta consolidata con finanziamenti a medio termine. Questi i numeri del bilancio 2020, approvato dall'assemblea degli azionisti lo scorso 14 giugno.

Particolarmente soddisfacente l'andamento del portafoglio ordini, che ha visto contratti acquisiti nel 2020 per un valore di 567 milioni «uno dei più rilevanti dell'ultimo decennio, e permette alla società di avere un backlog di 1,8 mld ripartito per il 55% in Italia e per il 45% all'estero, con 1700 dipendenti di cui 300 in Italia». Gruppo è oggi presente anche in Svizzera, Austria, Slovacchia, Romania, Qatar, Kenya, Camerun e Capo Verde. Le acquisizioni sono proseguite anche nei primi mesi del 2021 sono proseguite le acquisizioni di commesse, soprattutto in Italia, per un valore di 200 milioni: i lavori di costruzione della variante all'abitato di Polizzi Marina; il ripristino e consolidamento di gallerie in Liguria e un fabbricato logistico a Pomezia

«Nell'anno del centenario della fondazione (1921–2021) - commenta Gianfranco Simonetto, presidente del Gruppo Icm - la nostra società si presenta con un business plan dove il portafoglio già acquisito a fine 2020 permette di coprire il 100% dei ricavi previsti nel biennio 2021 (500 milioni di Euro) e 2022 (550 milioni di Euro), e il 90% dei ricavi del 2023.
Il business plan, che prevede una crescita significativa a partire dall'anno in corso, non tiene ancora in conto nessun beneficio derivante dal considerevole programma che le autorità italiane stanno lanciando con il Pnrr. La contrazione del numero delle imprese di dimensione rilevante offerenti, la buona posizione di mercato del Gruppo, e la forte presenza commerciale anche in Italia, non possono che portare ulteriori benefici e fare di ICM una protagonista del settore nell'anno del suo centenario».

L'assemblea ha anche rinnovato il cda, Simonetto presidente e Darik Gastaldello amministratore delegato. Vicepresidenti Giovanni Dolcetta e Francesco Simonetto. Confermati i consiglieri Bettina Campedelli, Francesco Marena, Claudio Calabi ed Alberto Regazzo.

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