Personale

Sanità, fino a 14mila euro per gli incarichi top

Nella bozza di contratto le prime cifre legate ai nuovi sistemi di carriera

di Gianni Trovati

Gli incarichi più importanti nella sanità avranno un’indennità aggiuntiva che potrà oscillare da un minimo di 3mila a un massimo di 14mila euro lordi all’anno.

Dalle bozze del nuovo contratto 2019/2021 per i 544mila fra infermieri, tecnici e operatori professionali che compongono il comparto sanitario emergono le prime cifre relative al nuovo sistema di classificazione. Che rappresenta il cuore dell’accordo in costruzione, discusso ieri all’Aran con i sindacati in un negoziato che sembra aprire la strada per un via libera in tempi non troppo lunghi (la prossima riunione è in programma per giovedì 20).

Il capitolo sui nuovi ordinamenti professionali, anticipato su NT+ Enti locali & edilizia di ieri, è la parte più importante del nuovo contratto, chiamato anche a sbloccare i 335 milioni di euro dell’indennità di specificità pensata dalla manovra 2021 per ripagare gli infermieri degli sforzi extra prodotti dall’emergenza pandemica. Come già accaduto per ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici nel contratto appena firmato nelle Funzioni centrali, però, l’obiettivo è più strutturale, e punta a riscrivere e semplificare i meccanismi di promozioni economiche e carriere.

Si inserisce in questo quadro il nuovo sistema degli incarichi, articolato su tre livelli crescenti: incarichi «di funzione professionale», «di funzione organizzativa» e «di posizione». Il range di 3-14mila euro lordi citati all’inizio (per 1.678,48 euro potranno riassorbire la vecchia indennità di coordinamento per chi già ce l’ha) riguarda questi ultimi, che comporteranno responsabilità organizzative importanti e saranno riservati al personale di «elevata qualificazione», l’area immediatamente sotto alla dirigenza che nei piani del governo ospiterà i profili tecnici specialistici chiamati a rappresentare il rinnovamento più importante nella Pa dei prossimi anni. Ma è evidente che questa forchetta offre un’indicazione anche per le altre tipologie di incarichi, che saranno caratterizzate da compensi proporzionati al loro grado di complessità.

Si muove sulla linea già tracciata nelle Funzioni centrali anche il meccanismo dei «differenziali stipendiali», gli aumenti economici che non comportano scatti di carriera. Anche in sanità un peso importante sarà attribuito all’anzianità di servizio, con una corsia preferenziale per chi ha maturato 10 anni senza aumenti o ha 25 anni di servizio durante i quali ha ricevuto non più di due progressioni

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