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Nelle grandi città migliora la qualità dell’aria

Pm10 in calo dal 2016 (tranne a Catania), avanti su differenziata e ciclabilità

di Michela Finizio

Sparse lungo la classifica di Ecosistema urbano 2022 le grandi città. La performance migliore è quella di Bologna (24° posto), seguita da Milano (38° posto, scende di otto posizioni) e Firenze (43° posto, -14 posizioni). Sale Torino, guadagnando 16 posizioni (65° posto). Sul fondo invece all’ultimo posto si incontra Catania, preceduta da Palermo. A pochi passi anche Napoli (92°) e Roma (88°).

Anche nei grandi centri urbani si registra una riduzione dei livelli di inquinamento, confermata post pandemia rispetto al 2019: la concentrazione di Pm10, già scesa dai 30 microgrammi per metro cubo del 2016 ai 26,5 del 2019, nelle dieci città metropolitane più popolose è arrivata in media a 25,8 nel 2021. La lieve flessione, in linea con il trend nazionale: il progressivo miglioramento della qualità dell’aria non è stato interrotto dall’emergenza sanitaria.

È questo uno dei trend che emergono dall’analisi delle performance “verdi” delle grandi città nelle ultime sette edizioni di Ecosistema urbano. Così, partendo dal 2016, si scopre chi ha investito di più nella ciclabilità o nelle zone a traffico limitato, dove migliora la raccolta differenziata oppure scende il tasso di motorizzazione.

Per le piste ciclabili è Bologna, con 12,66 metri equivalenti, la grande città con la rete più estesa. A Bari, Milano e Torino, invece, emerge il maggior incremento rispetto al 2016: il capoluogo pugliese è passato da 1,5 a 4,7 metri equivalenti con un vero sprint rispetto ai 2,4 rilevati nel 2019; il capoluogo lombardo è passato da 3,66 a 5,15 in sette anni; Torino da 4,8 a 7,55.

Abbastanza stabili, invece, le zone pedonali: qui il record spetta a Firenze con 1,12 metri quadrati per abitante (contro una media nazionale di 0,47 mq). Questo dato risulta in calo sia a Genova che a Napoli. Bene la raccolta differenziata, anche se nessuna delle grandi città prese in esame supera la media nazionale (61,5%). Infine, a preoccupare - a fronte di una rete dei mezzi di trasporto pubblico locale non sempre all’altezza della domanda - è il numero crescente di auto in circolazione, che scende solo a Torino e Milano (anche rispetto al 2019). Il record negativo spetta a Catania, dove si contano 79 auto ogni 100 abitanti, in crescita rispetto alle 68 in circolazione nel 2016 e alle 72 del 2019.

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