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Circumvesuviana, piani per rinnovare la linea

Accordo tra Eav e Alstom per un progetto da 202 milioni di euro per il potenziamento della tratta sorrentina e il restyling di sette stazioni

di Vera Viola

Quella annunciata ieri da Eav (Ente autonomo Volturno che gestisce il trasporto pubblico locale in Campania) e Regione Campania potrebbe rientrare nel novero delle missioni "impossibili", ma risponde a un forte bisogno dei cittadini, cosicchè vale la pena di crederci e sperare che funzioni. Parliamo della linea ferroviaria campana "Circumvesuviana"(con 75mila viaggiatori al giorno), su cui Eav ha avviato investimenti consistenti. Ha siglato infatti un contratto con Alstom del valore di 292 milioni (Pnrr e fsc) da realizzare entro il 2026. Alstom, capofila dell'Ati composta anche da Consorzio Integra, Icop, Euroferroviaria, fornirà un nuovo sistema di segnalamento sugli oltre 140 km delle linee vesuviane di Eav con tecnologie ACCM e ERTMS, oltre al potenziamento della tratta sorrentina, sistemi di sicurezza, digitalizzazione e restyling di sette stazioni. Tali interventi, in particolare tra Castellammare di Stabia e Sorrento, permetteranno di raddoppiare la frequenza dei treni, portandola a uno ogni 12 minuti. Da programma, i lavori saranno svolti in orario notturno e, quindi, senza interrompere il servizio. Il progetto comprende anche una soluzione per le sottostazioni elettriche che consente di reimmettere nella rete elettrica oltre il 99% dell'energia generata dalla frenata dei rotabili.

Si tratta di un'operazione «necessaria – secondo Umberto De Gregorio presidente di Eav – per garantire la sopravvivenza della Circumvesuviana. I lavori di ammodernamento –precisa – si aggiungono allo svecchiamento del parco mezzi con 40 nuovi treni già in costruzione e 60 oggetto di una nuova gara d'appalto. Mettere treni moderni su un'infrastruttura vecchia non avrebbe senso». Insomma, si profila per la Circumvesuviana una vera e propria "Cura del ferro". Sarà sufficiente? Il Rapporto "Pendolaria" di Legambiente del 2022 la giudica una delle peggiori d'Italia, con un'età media dei treni di 25,4 anni, tra le più alte d'Italia. Con 65 treni che hanno più di 40 anni. Una linea che fa registrare frequenti incidenti e guasti. Il presidente di Eav, Umberto De Gregorio si impegna: «Stiamo disegnando un'altra ferrovia». E aggiunge: «Oltre 1.500 km di ferrovie locali italiane sono stati chiusi. La Vesuviana correva questo rischio. Abbiamo affrontato lunghe stagioni di ristrettezze e nonostante ciò la società che nel periodo 2011-2016 aveva maturato 315 milioni di perdite, nel periodo 2016-2021 ha prodotto 96 milioni di utile». Intanto, lunedì De Gregorio è convocato dal prefetto di Napoli che vuole sapere come migliorare il servizio della linea vesuviana. Prima del fatidico 2026.

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