Fisco e contabilità

Nuovo digitale terrestre, dal 21 dicembre a rischio ricezione segnale sui territori

Uncem: gli enti locali proprietari di impianti di trasmissione hanno bisogno di risorse per l'adeguamento tecnologico dei ripetitori

di Daniela Casciola

Con il nuovo digitale terrestre, e le nuove frequenze che dal 21 dicembre interesseranno l'intero Paese, i territori che non vedranno più la tv sono quelli montani. Come è successo negli ultimi mesi in tante Regioni italiane con lo spegnimento dei vecchi ripetitori.

L'allarme arriva da Uncem che denuncia: «Nessuno, Regioni e Ministero, un anno fa, all'avvio del percorso del cambio delle frequenze, ha pensato ai ripetitori di proprietà di Comuni, Comunità montane, Enti locali sparsi nelle valli alpine e appenniniche, in grado da sempre di assicurare il segnale televisivo. Un caos inaccettabile, tantopiù visti i 10 milioni di euro, cifra non certo sufficiente, che il decreto aiuti-bis alcuni mesi fa ha stanziato».

Uncem, anche a seguito di numerose interlocuzioni con il ministero dello Sviluppo economico nei mesi scorsi, chiede un immediato intervento. Gli enti locali proprietari di impianti di trasmissione tv hanno bisogno di risorse per l'adeguamento tecnologico dei ripetitori e anche per i costi di autorizzazione di trasmissione con nuove frequenze.

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