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Ferrovie, Rfi dà il via al maxi ponte sul Brenta

Nuovi collegamenti per il tunnel del Brennero

di Marco Morino

È il momento delle ferrovie, con il Nord-est a tenere banco. Il potenziamento dell'asse ferroviario Verona-Monaco compie un significativo passo avanti, in particolare per quanto riguarda l'accesso sud, cioè dall'Italia, alla galleria di base del Brennero. È stata aggiudicata da Rete ferroviaria italiana (Rfi, società del Gruppo Fs Italiane) la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del primo lotto del quadruplicamento della linea ferroviaria Fortezza-Verona, tratta Fortezza-Ponte Gardena. La gara è stata assegnata al costituendo consorzio ordinario di concorrenti composto da Webuild (ex Salini Impregilo, in qualità di capofila consorziata) con Implenia Construction GmbH (consorziata mandante), che avrà il compito di sviluppare il progetto esecutivo e successivamente realizzare l'opera.

L'appalto ha un valore di oltre 1,16 miliardi di euro. La nuova linea Fortezza-Ponte Gardena rappresenta la naturale prosecuzione della galleria di base del Brennero, ai fini del complessivo potenziamento dell'asse Verona-Innsbruck-Monaco all'interno del corridoio ferroviario europeo Ten-T Scandinavo-Mediterraneo. La realizzazione degli interventi, oltre alle ricadute vantaggiose in termini occupazionali e per l'indotto, consentirà una significativa riduzione dei tempi di viaggio sia per i treni passeggeri sia per i merci. L'eliminazione dei colli di bottiglia e dei vincoli legati alla pendenza massima sull'asse del Brennero, permetteranno inoltre un aumento della capacità di traffico sulla linea, con un maggior numero di treni in circolazione e soprattutto più pesanti, cioè convogli in grado di trasportare maggiori volumi di merce. La nuova linea, infatti, riduce al 12,5% la pendenza massima. Condizione indispensabile per rendere la ferrovia e i treni merci un'alternativa realmente competitiva ai Tir e al trasporto su strada. I lavori aggiudicati consistono nella costruzione di circa 22,5 chilometri di nuova linea ferroviaria a doppio binario, con tracciato prevalentemente in sotterraneo. La durata prevista dei lavori è di sette anni.

Il ponte sul Brenta
Novità in vista anche per le ferrovie regionali venete. Regione Veneto e Rfi hanno siglato un'intesa per il raddoppio della Padova-Vigodarzere (linea Padova-Castelfranco Veneto-Montebelluna), grazie a un finanziamento promosso dalla Regione di 40 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc). La Regione ha sviluppato negli ultimi due anni il progetto esecutivo con proprie risorse e ora con la firma dell'accordo, Rfi si occuperà della costruzione del nuovo ponte che, con i suoi 100 metri, diventerà il ponte esclusivamente ferroviario a campata unica più lungo d'Italia. L'intervento è necessario per adeguare a doppio binario l'attraversamento ferroviario del fiume Brenta, che rappresenta a oggi l'ultimo tratto a binario unico della linea Padova-Castelfranco, e costituisce quindi un cosiddetto collo di bottiglia, che influisce sulle prestazioni generali della linea. Spiega Elisa De Berti, assessore regionale ai Trasporti: «Parliamo di un'opera che il territorio attendeva da tantissimi anni. Di fatto sarà eliminata una strozzatura che il servizio ferroviario aveva in corrispondenza con l'attuale ponte sul Brenta e ciò permetterà di potenziare l'intero collegamento tra Padova e Belluno. Un'infrastruttura unica, anche per il suo eccezionale e avveniristico impianto architettonico e di design». La conclusione dei lavori, che permetteranno di aumentare lungo la linea la frequenza e la regolarità delle corse, sia passeggeri che merci, è prevista entro fine 2026. Sempre in Veneto, venerdì 11 giugno si terrà l'inaugurazione della nuova linea elettrificata Conegliano-Belluno portata a termine da Rfi. Sarà un Pop di Trenitalia il primo treno a collegare Venezia a Belluno senza cambi a Conegliano. L'opera ha una valenza strategica anche in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

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