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Comunità energetiche, al via la consultazione sullo schema di decreto Mase

Incentivo tra 100 e 120 euro/MW per 20 anni. Valutazione preliminare dei progetti da parte del Gse. Osservazioni al testo entro il 12 dicembre

di Massimo Frontera

Parte la consultazione sulle regole per disciplinare la creazione delle comunità energetiche, una novità in materia di risparmio energetico, appositamente volta a incoraggiare l'autoconsumo, da cui il governo si attende un contributo di 5 GigaWatt dagli impianti che saranno realizzati nel periodo 2023-2027 grazie ad appositi incentivi pubblici. Il testo è a disposizione da lunedì 28 novembre sul sito del ministero dell'Ambiente e delle sicurezza energetica. Gli incentivi, precisa la bozza di decreto, si prevede che siano «assegnate senza il ricorso a procedure competitive, mediante l'accesso diretto agli incentivi a valle dell'entrata in esercizio degli impianti nel periodo 2023-2027». Il contributo energetico atteso di 5 GW rappresenta anche il tetto massimo di energia prodotta, oltre il quale non sarà possibile assegnare contributi.

A valutare i progetti sarà il Gse. Più precisamente, il Gestore elettrico esprimerà una valutazione preliminare sulla proposta di impianto. «Considerato il carattere innovativo del provvedimento - spiega il testo - si prevede che il referente della configurazione possa richiedere al Gse, su base volontaria, una verifica preliminare di ammissibilità dei progetti alle disposizioni del decreto». In caso di parere positivo o positivo con condizioni, il Gse risponderà entro 90 giorni, ma la concessione degli incentivi avverrà in base alla documentazione presentata con l'istanza definitiva. L'incentivo proposto è pari a 100 euro/MWh per «sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili» e «sistemi di autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza senza linea diretta» a 110 euro/MWh per «comunità energetiche». Il testo prevede inoltre - relativamente ai soli impianti forovoltaici - un «fattore di correzione» per modulare al rialzo l'incentivo in funzione della minore insolazione sul territorio italiano. L'incentivo base viene così aumentato di 4 euro/MWh per gli impianti localizzati nelle regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo) e di 10 euro/MWh nelle regioni del Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto).

«Sulle procedure amministrative più importanti - commenta il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin - che richiedono processi partecipativi dei territori, chiediamo la voce dei cittadini, delle imprese, delle associazioni e di tutti gli interlocutori di riferimento al fine di acquisire in modo trasparente le osservazioni. Serve uno contributo corale». «Il Governo - ha aggiunto il ministro - punta fortemente sulla crescita delle energie rinnovabili: sono una nostra priorità soprattutto in questo momento emergenziale in cui stiamo vivendo un problema con il caro energia». La consultazione si chiude il prossimo 12 dicembre. Per comunicare le osservazioni - guidate attraverso una serie di domande specifiche - occorre utilizzare un apposito modulo da inviare alla seguente casella di pec: dgaece.div03@pec.mise.gov.it

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