Appalti

Marco Ponti e tre giuristi per fare l’analisi costi-benefici sulle opere già avviate

di Alessandro Arona

Marco Ponti, 77 anni, professore ordinario (in pensione) di Economia e pianificazione dei trasporti al Politecnico di Milano e uno dei massimi esperti di trasporti in Italia, entra nella Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture nell'ambito del pool dei 14 esperti esterni di nomina diretta del Ministro. L'incarico sarà formalizzato in questi giorni, ma la decisione è ufficiale.
La Stm, il cui compito principale nei prossimi mesi sarà l'analisi costi-benefici delle grandi opere - lo ha confermato il Ministro Toninelli in audizioni parlamentari, in questi girni - è guidata da Alberto Chiovelli (ex capo Dipartimento Trasporti al Mit), nominato dal Ministro Toninelli il 16 luglio scorso. I dieci esperti precedenti (tra cui Andrea Boitani e Marco Maresca), insieme al capo della Stm Giuseppe Catalano, sono decaduti a fine giugno. Dopo la nomina di Chiovelli, Toninelli ha scelto nei giorni scorsi tre giuristi: Giovanni Palatiello (avvocato dello stato), Tammaro Maiello (magistrato della Corte dei Conti) e Cristian Pettinari (anch'egli Corte dei Conti).

Marco Ponti è da anni uno dei principali “nemici” dei progetti dell’alta velocità, sostenendo che comportano analisi costi-benefici negativi, ad esclusione della Milano-Roma (si veda questa intervista a Edilizia e Territorio del 2013). Anche nei mesi scorsi ha più volte sostenuto che in base ai dati indipendenti disponibili l'analisi costi-benefici di Torino-Lione, Terzo Valico e Tav Brescia-Padova danno tutte esiti negativi per la collettività (pur essendosi il deficit fortemente ridotto, ma non azzerato, nel caso della Torino-Lione, dopo la project review del 2015 sulla tratta internazionale e 2016-2017 sulla tratta nazionale, servizio) .

L’analisi costi-benefici sarà realizzata dalla Stm prendendo come riferimento le Linee guida elaborate dal Mit (su coordinamento dell’allora capo della Stm Ennio Cascetta) e approvate con decreto Delrio nel giugno 2017.
Linee guida finora ancora di fatto inutilizzate, se non per progetti “nuovi”, in fase di valutazione preliminare. La vera novità impressa dal Ministro Toninelli, che Marco Ponti conferma nella nostra intervista, è che l’analisi costi-benefici sarà fatta anche sulle opere in corso o con contratti firmati. Il Ministro ha citato in audizioone «la Gronda autostradale di Genova, l'aeroporto di Firenze, la Pedemontana Lombarda, l'Alta Velocità Brescia-Padova, il Terzo Valico, il Nodo di Firenze, la Torino-Lione».
In sostanza sarà calcolato quanto costerebbe recedere dai contratti , insieme ai soldi spesi per le opere non finite, valutando questi risultati comparativamente con la scelta alternativa di fare un’opera con un’analisi costi-benefici negativa. Se i costi (tratte già fatte e penali) sono inferiori al “deficit” dell’analisi costi-benefici, l’opera può essere fermata.

Ecco a cosa servono i tre giuristi nominati da Toninelli: a valutare - contratti, trattati internazionali e leggi alla mano - quali sarebbero davvero le penali da pagare alla imprese, ai paesi co-firmatari di trattati, o all’Unione europea per soldi ricevuti e sprecati.

Insieme a Marco Ponti saranno a breve scelti invece altri esperti di Trasporti, l’obiettivo è avere la squadra al completo entro l’inizio di settembre.

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