Imprese

A2A contiene il debito con la leva del circolante Le rinnovabili a +12%

di Cheo Condina

Un Ebitda a quota 1,5 miliardi (+7%), nella parte alta della guidance e in linea con le attese degli analisti, e una posizione finanziaria netta a 4,26 miliardi (da 4,11 miliardi di fine 2021), ampiamente sotto le stime dei broker. Sono questi, in estrema sintesi, i dati preliminari consolidati 2022 di A2A esaminati ieri dal consiglio di amministrazione: i conti definitivi, con l'indicazione dell'utile netto e della proposta di dividendo ai soci, riceveranno invece il via libera il prossimo 16 marzo.

«In un anno complesso come quello appena trascorso, caratterizzato da incertezza economica e tensioni internazionali, i dati preliminari confermano la solidità del gruppo e la capacità di continuare a crescere – ha commentato in una nota l'ad Renato Mazzoncini -. Il nostro modello di business, basato sulla diversificazione delle attività, ha garantito la stabilità necessaria ad affrontare le turbolenze dei mercati, senza far venir meno il sostegno e la vicinanza ai nostri clienti. Abbiamo continuato a fornire un contributo alla crescita sostenibile e all'autonomia energetica del Paese con 1,24 miliardi di euro di investimenti organici, in aumento del 15% rispetto al 2021 che già aveva segnato il record storico».

Il calo oltre le attese dei debiti finanziari netti, che erano previsti dal consensus degli analisti a un livello più elevato (Equita, per esempio, li stimava a 4,9 miliardi e Intermonte a 4,8 miliardi) ha contribuito ad abbassare il multiplo con l’Ebitda a 2,8 volte (da 2,9 volte del 2021).

Il dato sul debito, hanno commentato gli analisti di Mediobanca, è «la buona notizia» e ad esso, precisano, ha contribuito positivamente la gestione del capitale circolante, su cui - va detto - già nei numeri dei nove mesi A2A aveva mostrato una tenuta importante, a fronte delle tensioni del mercato delle commodity, rispetto ad altre multiutility.

Sotto il profilo industriale, invece, nel 2022 la capacità rinnovabile installata è arrivata a a 2,5 GW, +12% rispetto all'esercizio precedente, mentre l'energia verde venduta è stata pari a 6,6 TWh, in aumento del 32%. «Il 2023 – ha precisato Mazzoncini - ci vedrà ancora impegnati nell'attuazione degli obiettivi individuati nel nostro piano industriale, attraverso la realizzazione di infrastrutture strategiche per lo sviluppo delle rinnovabili, del recupero di materia e nel potenziamento delle reti». Infine, ha rimarcato la multiutility lombarda, è continuata la crescita nell'uso di strumenti di finanza sostenibile: grazie alle operazioni concluse nel 2022, in un contesto di mercato complesso, la quota di debito sostenibile sul totale del debito lordo di gruppo al 31 dicembre scorso ha raggiunto il 58% (contro il 44% di un anno prima).

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