I temi di NT+Professionisti a cura di Ancrel

Le prospettive per la finanza degli enti territoriali

di Marco Castellani (*) - Rubrica a cura di Ancrel

Mercoledì 17, presso la Sala Bolognini del Convento San Domenico di Bologna, in una giornata densa di emozioni e di sentimenti contrapposti, abbiamo ricordato Antonino Borghi a cinque anni dalla sua scomparsa.

Il primo pensiero di tutti gli intervenuti è andato alla popolazione emiliano-romagnola così duramente colpita dall'alluvione e a tutti coloro che in queste ore si stanno prodigando per contenere i danni e per comporre le condizioni di una pronta ripartenza.

L'umiltà, la disponibilità nei confronti dei colleghi, l'assistenza alle istituzioni, il valore sociale della professione intesa come servizio alla collettività di riferimento, sono stati i tratti salienti del percorso di Antonino Borghi che continuano a vivere nella comunità di Ancrel. «Le prospettive della finanza degli enti territoriali» sono state approfondite in un elevato confronto sotto diversi punti di vista.

Partendo dal concetto di bilancio come bene pubblico si è fatto il punto degli effetti positivi della riforma del d.lgs. 118/2011 proiettati nella dimensione "accrual" definita dal Pnrr che ha introdotto negli enti una nuova modalità di lavoro orientata al risultato. Un sistema contabile non deve essere visto fine a sé stesso ma proiettato sui valori di riferimento definiti dalla nostra Costituzione che promuove l'equità intragenerazionale e intergenerazionale.

Ma la riforma "accrual" è solo uno dei tanti temi in campo:

• i vincoli di finanza pubblica alla luce del nuovo patto di stabilità europeo in corso di definizione;

• il federalismo fiscale con l'esplicitazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep), previa fondamentale decisione in ordine alle modalità di fiscalizzazione dei trasferimenti erariali e al modello di perequazione da adottare, dei fabbisogni standard e delle capacità fiscali;

• la riforma del Tuel;

• la riforma dei servizi pubblici locali;

• il nuovo codice degli appalti;

• l'autonomia differenziata.

Nuove sfide a cui gli enti locali non potranno sottrarsi e per le quali i revisori e l'Ancrel sono pronti a dare il proprio contributo. L'organo di revisione contabile è presidio di legalità e deve poter operare con criteri di indipendenza e professionalità. Sotto questo punto di vista l'Ancrel ribadisce la necessità di superare le distorsioni introdotte dall'articolo 57-ter del Dl 124/2019 con la consapevolezza che l'indipendenza si difenda con una maggiore qualificazione professionale anche suggerita dal percorso di riforme sopra evidenziato. Il tutto nella cornice del PNRR che suggerisce altresì un'imprescindibile riforma del sistema dei controlli basato sulla tempestività e sulla significatività. L'attuale sistema si perde in una moltitudine di controlli, spesso ripetitivi e formali che non sono in grado di intercettare le situazioni patologiche prima che la crisi finanziaria degli enti diventi irreversibile.

Ma ad un organo di revisione indipendente e professionale deve essere anche essere attribuito un "equo compenso" mentre come riconosciuto dalla stessa Finanza Locale (massima del 16/12/2022) : «la disciplina in vigore, per contro, non fissa espressamente un limite minimo, esponendo quindi il revisore a offerte di remunerazione in misura oggettivamente incongrua, rispetto alla delicatezza della funzione cui è chiamato, oltre che inadeguata a garantire gli elevati standard di diligenza e professionalità richiesti dalla complessità dell'incarico, con il rischio di comprometterne l'efficienza a detrimento dell'interesse pubblico tutelato e al principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione fissato anche dall'articolo 97 della Costituzione».

Da questo punto di vista la recente approvazione della Legge 21 aprile 2023 n. 49 «Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali» è certamente un passo importante ma per i revisori degli enti locali ha il limite di fare riferimento al Dm 21 dicembre 2012 e non anche al Dm 21 dicembre 2018. Anche su questo fronte l'Ancrel certa di una piena sinergia con il Cndcec, formulerà le proprie proposte esulando da qualsiasi logica corporativa ma avendo ben in mente quella sistemica, basata sulla capacità di confronto con tutti gli interlocutori di riferimento con il solo fine di perseguire l'interesse pubblico come ci ha insegnato Antonino Borghi.

(*) Presidente Ancrel

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